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Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2011 alle ore 08:55.
Nuovo blitz televisivo per Silvio Berlusconi e nuovo, durissimo, attacco del premier contro le «falsità» sul caso Ruby. Mentre stasera 25 gennaio è in programma alle ore 21 un vertice a palazzo Grazioli per fare il punto sulla situazione. All'incontro, oltre al premier, che nel primo pomeriggio tornerà a Roma, sarà presente lo stato maggiore del Pdl e gli esperti in giustizia. Non è esclusa la presenza fra gli altri anche del Guardasigilli, Angelino Alfano.
Tornando invece al blitz televesivo di ieri sera 24 gennaio, dopo la fallita incursione a Ballarò della settimana scorsa, il premier ha puntato il mirino su «L'Infedele» in onda su La 7 condotto dal giornalista Gad Lerner. Quasi in chiusura di trasmissione il capo del governo ha preso la linea e dopo un pacato «sono stato invitato a sintonizzarmi su di voi» ha iniziato una lunga serie di improperi nei confronti della trasmissione - definita «un postribolo televisivo» - e del suo conduttore.
Conduzione spregevole
Berlusconi ha detto di aver visto «una conduzione spregevole, turpe, ripugnante». «State dicendo cose distorte dalla realtà e io so quel che dico - ha aggiunto il premier rivolgendosi a Lerner - mentre lei no». Il presidente del consiglio si è poi concentrato in una difesa di Nicole Minetti definendola «una persona intelligente, preparata, seria. Laureata con il massimo dei voti e di madrelingua inglese», facendo infuriare Lerner quando ha sottolineato che la Minetti è così «a differenza delle cosiddette signore che sono lì in trasmissione».
La replica di Lerner: sei un cafone
Il giornalista ha quindi duramente controbattuto dando del «cafone» a Berlusconi e invitandolo ad andare dai giudici anziché sfogarsi in televisione. A questo punto il
premier ha invitato «cordialmente la signora Iva Zanicchi (presente in studio) ad alzarsi e a lasciare quel postribolo televisivo».
Gli ultimi blitz di Berlusconi in tv
Per il capo del governo, quella di ieri sera 24 gennaio, è la terza "incursione" a sorpresa in diretta televisiva degli ultimi sei mesi, non contando il tentativo respinto da Giovanni Floris della settimana scorsa. La prima, altrettanto accesa, fu il due giugno scorso quando a far andare su tutte le furie il presidente del Consiglio fu un servizio di Ballarò sulla manovra economica del governo. A novembre, invece - ma sempre a Ballarò - è stato un reportage sull'emergenza rifiuti.