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Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2011 alle ore 14:55.
Un'altra giornata di tensione in Egitto dopo gli scontri in cui sono morte almeno 150 persone, secondo una nuova stima della tv satellitare Al Jazira, e il rimpasto di governo di Mubarak. Il presidente ha sciolto il governo nominando vice presidente il capo dei servizi segreti Omar Suleiman e premier Ahmand Shafiq, incaricandolo di formare un nuovo governo.
Audio / ElBaradei ha annunciato la sua candidatura, ma l'ago della bilancia sono i militari (Alberto Negri a Radio 24)
L'opposizione tratterà direttamente con l'esercito
L'Egitto «è all'inizio di una nuova era» ha detto il leader dell'opposizione egiziana Mohammed ElBaradei parlando con un megafono alla folla di decine di migliaia di manifestanti riuniti nella piazza Tahrir del Cairo per reclamare le dimissioni di Mubarak. «Sto cercando di mettermi in contatto con l'Esercito, perchè sono stato incaricato dalle forze di opposizione di formare un governo di salvezza nazionale» ha detto al suo arrivo. I Fratelli Musulmani e la formazione di Mohammed Elbaradei, Associazione Nazionale per il cambiamento, hanno costituito un comitato per trattare con le forze armate la fine del regime di Hosni Mubarak. Secondo Saad Katatni, dirigente dei Fratelli Musulmani, «il comitato potrebbe incontrarsi presto con i responsabili dell'esercito per mettere a punto un possibile cambio di regime in Egitto». L'ipotesi avanzata dall'opposizione è quella di creare un governo transitorio dopo la deposizione di Mubarak e tenere quindi elezioni anticipate.
Video / Saccheggiato il museo egizio
Foto / Le immagini della protesta
Le forze armate egiziane potere chiave della nazione. La loro storia e le loro potenzialità (di Gianandrea Gaiani)
I risultati delle elezioni saranno «corretti»
Il presidente della Camera egiziana, Ahmad Fathi Sorour, ha annunciato che i risultati delle legislative del 5 dicembre scorso, che hanno visto il Partito Nazionale Democratico di Hosni Mubarak conquistare 420 seggi su 518 seggi, saranno «corretti» dai giudici che stanno esaminando i ricorsi presentati dall'opposizione.
Migliaia di manifestanti sfidano il coprifuoco
Sono migliaia le persone che hanno sfidato il coprifuoco per chiedere le dimissioni di Hosni Mubarak. La piazza Tahrir del Cairo, epicentro della rivolta, per tutta la notte era stata presidiata da 200 persone, circondate dai carri armati inviati dal governo. Elicotteri e jet dell'esercito hanno planato a bassissima quota sulla piazza per intimidire la folla. Il coprifuoco è stato esteso a tutto il paese e per tutta la notte.