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Questo articolo è stato pubblicato il 02 febbraio 2011 alle ore 13:47.
Nel crescendo di proteste contro Berlusconi, il lancio di mutandine ad Arcore attira in particolare l’attenzione del Telegraph. Il quotidiano britannico sottolinea la reazione di rigetto delle donne italiane, con iniziative come il lancio di mutandine alla villa del premier, in programma per domenica 6 febbraio, «per protestare contro il suo atteggiamento verso le donne e il suo coinvolgimento in un giro di prostituzione».
L’idea di gettargli addosso la lingerie, proposta da Arianna Ciccone e dal gruppo internet Valigia Blu, ricorda il lancio di monetine contro Bettino Craxi ed è una forma di protesta contro quella che il Telegraph chiama «evidente ossessione» di Berlusconi per le «showgirl poco vestite». Altre manifestazioni in giro per l’Italia chiederanno le dimissioni del primo ministro, accusato di avere pagato donne per fare sesso alle sue feste “bunga bunga”.
Centinaia di donne – prosegue il quotidiano - hanno inviato messaggi e foto alla campagna online organizzata da La Repubblica. Alla dimostrazione organizzata a Milano, sabato, da Libertà e Giustizia parteciperanno Umberto Eco e – fa sapere il Telegraph - Paul Ginsborg, storico inglese che insegna all’Università di Firenze. Il gruppo dice di avere raccolto 100mila firme per chiedere che Berlusconi si dimetta “immediatamente”. Un’altra protesta si terrà a Firenze, sempre sabato, con lo slogan “L’Italia non è un bordello”. E una mobilitazione nazionale delle donne è in programma per domenica 13 febbraio.
Le accuse “più dannose” contro Berlusconi – ricorda il Telegraph - sono di avere pagato per i favori sessuali di una prostituta minorenne e di avere poi “fatto pressione” sulla polizia di Milano per farla rilasciare dopo che era stata arrestata per furto.
Il Nouvel Observateur mette in risalto la vicenda di Sara Giudice, consigliera di zona del Pdl a Milano: “Una donna che ha denunciato le scappatelle di Berlusconi espulsa dal partito”.
«Il suo combattimento non è solitario: a Milano e a Firenze delle donne hanno manifestato questo week-end, sbandierando cartelli con la scritta “L’Italia non è un bordello"», si legge nella notizia Reuters ripresa dal sito internet del Nouvel Obs.