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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2011 alle ore 08:49.
A fronte della contestazione che sta scuotendo il mondo arabo e dopo le proteste di piazza del mese scorso, il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika ha annunciato la revoca dello stato di emergenza, in vigore nel paese da 19 anni e l'approvazione di diverse misure socio-economiche sollecitate dall'opposizione e dalla società civile. Un annuncio che cade a pochi giorni dalla nuova manifestazione di piazza, in programma ad Algeri il prossimo 12 febbraio, in cui il popolo chiederà più democrazia e un cambiamento del sistema. Il presidente ha tuttavia ricordato il divieto di marciare nella capitale, imposto dopo le sanguinose manifestazioni del 2001.
Le riforme annunciate
Bouteflika ha chiesto che venga accelerata la costruzione delle unità abitative e ordinato agli istituti bancari, di cui il 90% è di proprietà pubblica, di facilitare i prestiti immobiliari, ma anche di adottare misure perstabilizzare i prezzi dei prodotti di base, dopo aver già annunciato lo scorso gennaio misure contro l'inflazione dei prezzi di zucchero e olio.
Il capo dello stato ha anche annunciato l'intenzione di contrastare la corruzione e sollecitato i mass media a garantire più spazio a tutti i partiti politici e alle organizzazioni nazionali, a fronte della denuncia dell'opposizione di non avere voce su televisione e radio.