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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2011 alle ore 17:30.
«Alla Lega dico che il federalismo non lo farete mai con Berlusconi, perchè a lui non interessa il federalismo, ma i vostri voti, e li userà per il processo breve o per difendere la "cricca di Roma" ». Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, all'assemblea nazionale del partito. «Il federalismo non si fa - ha aggiunto - senza di noi e senza le nostre proposte». E sul decreto sul fisco municipale bollato dal capo dello Stato come irricevibile, ha fortemente criticato la scelta del governo di varare il decreto legislativo in Consiglio dei ministri, superando il parlamento. «È una vergogna che si sia voluto procedere contro il parlamento. È un incredibile strappo alle regole costituzionali». E ha ribadito la richiesta a Berlusconi di fare un passo indietro: «o Berlusconi fa un passo indietro oppure il Pd pensa al voto anticipato».
Bersani a Tremonti: con il federalismo siamo al «pago, pago, pago»
Il federalismo approvato dal Governo, dopo che la bicameralina aveva pareggiato 15 a 15, è tutt'altro da ciò che viene descritto da Giulio Tremonti, siamo al "pago, pago, pago", dice Bersani replicando al ministro dell'Economia. «Caro Berlusconi, nessuno di noi ha proposto mai la patrimoniale, abbiamo un'altra strategia fiscale che è scritta nero su bianco; così come nero su bianco è scritta la patrimoniale che Berlusconi e Bossi hanno messo le norme sul cosiddetto federalismo. Tremonti dice che "è l'era del vedo, poi pago". No: è l'era del pago, pago, pago».
Veltroni: si è prodotto uno strappo profondo
«Si é prodotto uno strappo profondo. Tant'é che Napolitano ha considerato questo federalismo irricevibile», ha commentato Walter Veltroni all'assemblea del Pd. Veltroni ha dato un giudizio positivo al discorso del segretario Pd, Pierluigi Bersani, all'assemblea del partito, di cui ha condiviso innanzitutto l'indicazione «dell'obiettivo necessario per ridare ossigeno al Paese: il superamento del berlusconismo».
La patrimoniale è una bolla di sapone
Bersani è tornato a definire «una bolla di sapone» l'accusa di Silvio Berlusconi all'opposizione di volere la patrimoniale. La tecnica del premier è «vendere 3-4 bolle di sapone e affiancare una sassata, una bomba a mano contro l'opposizione». Come quella della «favola della patrimoniale. Nessuno di noi ha proposto e propone la patrimoniale, abbiamo un'altra strategia fiscale e l'abbiamo messa nero su bianco», ha ricordato. «Così come nero su bianco è scritta la vera patrimoniale che Berlusconi e Bossi hanno messo sul cosiddetto federalismo».