Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 06 febbraio 2011 alle ore 16:00.
Anonymous, il network hacker pro-Wikileaks, ha annunciato sulla sua rete di comunicazione una «Operazione Italia», un attacco Ddos (negazione di servizio) contro il sito del governo italiano, www.governo.it, pianificato per le 15 italiane di oggi. La Polizia postale, dal canto suo, ha spiegato di essere a conoscenza della possibilità dell' attacco informatico e di aver avvertito gli amministratori del sito per le contromisure per evitare l'oscuramento. Contromisure che, evidentemente, hanno sortito il loro effetto: l'attacco al sito del Governo italiano c'e stato, fanno sapere dalla Polizia Postale, ma finora non è stato di intensità tale da produrre il blocco del servizio. Ma il sito ha riportato problemi di caricamento.
Radio 24 / Intervista all'attivista italiano di Anonymous
La polizia postale allertata
La decisione di lanciare l'Operazione Italia, si legge in una dichiarazione di Anonymous, è stata decisa dai membri del network il 30 gennaio scorso. La ragione è che «la situazione politica ed economica in Italia è diventata insostenibile - scrivono gli Anonimi -. Il governo italiano ha fatto della censura al web una priorità». Il giro di vite sulla libera circolazione delle informazioni - scrivono ancora gli Anonimi - e altri «abusi, come quelli ambientali» sono stati «perpetrati negli anni dall'intera classe politica, e gli italiani hanno visto un progressivo e consolidato deterioramento dei loro fondamentali diritti umani e della propria dignità». Il sito del governo nel pomeriggio di domenica presentava problemi di caricamento con alcuni motori di ricerca. Invece di aprirsi una schermata riportava un errore (404) di caricamento e rimandava all'area siti archeologici del sito di palazzo Chigi.
La minaccia ai siti di Yemen e Egitto, l'aiuto alla rivolta tunisina
Proprio ieri il gruppo di attivisti, che rivendica l'obiettivo di difendere la libertà di espressione in Internet, ha preso di mira il sito istituzionale del governo dello Yemen, dopo aver già bloccato in più occasioni quello tunisino. Nel corso dell'ultima settimana il sito del presidente yemenita Ali Abdullah Saleh è diventato inaccessibile dopo un attacco distribuited denial of service (una tipologia di attacco hacker basato sulla tecnica del bombardamento di richieste di accesso al server di un sito che diventa, quindi, inaccessbile).