Questo articolo è stato pubblicato il 09 febbraio 2011 alle ore 09:33.
«Non sono una escort. Sono vittima di persecuzioni e ricatti continui e non mi sento tutelata». Lo ha detto all'Ansa Sara Tommasi, in vacanza a Dubai. «Berlusconi mi ha colpita positivamente la prima volta che l'ho visto - aggiunge - Oggi posso dire di essere delusa. Uno scandalo del genere può coinvolgere una starlette come me ma non un politico, che dovrebbe dare il buon esempio».
La stessa Tommasi, in un'intervista a Novella 2000, ha detto che «il mio problema è un impulso insopprimibile a fare sesso. Ma non sono una prostituta, è che mi sciolgono la droga nei bicchieri...». Si difende così l'ex naufraga dell'Isola dei famosi. Però ammette: «Certo, se un ministro mi offrisse 15mila euro... Ma è solo un'ipotesi». E poi ancora su Ronaldhino, protagonista di alcuni suoi sms inviati a premier Silvio Berlusconi: «Frequenta gente che sembrano narcotrafficanti», racconta Sara. Infine di Nicole Minetti, attuale fidanzata del suo ex, Tommasi dice che «pensa solo ai soldi ed è malata di shopping».
L'inchiesta di Napoli Non vi è alcuna connessione tra l'inchiesta sul giro di prostituzione avviata dalla procura di Napoli e l'indagine dei magistrati di Milano sul caso Ruby. Ed è stata aperta una inchiesta sulla fuga di notizie «che sta compromettendo gravemente le indagini in corso e danneggia persone completamente estranee alle indagini». È, in sintesi, quanto afferma il procuratore della Repubblica di Napoli Giovandomenico Lepore in una nota diffusa in serata. «In riferimento alle recentissime notizie di stampa - scrive Lepore - riguardanti l'indagine ove, tra l'altro, si è proceduto alla perquisizione nei confronti della signora Sara Tommasi, ritengo opportuno precisare che nessun elemento di connessione sussiste, allo stato, tra le investigazioni in atto e quelle condotte dalla Procura della Repubblica di Milano e che è destituita da ogni fondamento la notizia di una riunione di coordinamento che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni tra i magistrati di questo Ufficio e quelli della Procura milanese». «All'esito delle perquisizioni - si legge nella nota di Lepore - si sta procedendo all'esame e alla valutazione degli elementi raccolti». «La fuga di notizie, in gran parte inesatte - conclude il procuratore di Napoli - sta compromettendo gravemente le indagini in corso e danneggia persone completamente estranee alle indagini. Per tali motivi ho dato disposizione per l'apertura di un procedimento al fine di accertare, in merito, la sussistenza di reati e di individuare i responsabili».
Sedici sms indirizzati al premier tra la fine di dicembre e la metà del gennaio scorsi, senza mai ottenere risposta, hanno fatto intrecciare con il Rubygate un'inchiesta su un giro di prostituzione e di banconote contraffatte nel napoletano nel quale è spuntato il nome di Sara Tommasi, la show girl protagonista dell'Isola dei famosi, che non risulta tuttavia indagata. «Non è detto - frena il procuratore capo, Giovandomenico Lepore - che ci sia qualcosa collegato alle indagini di Milano» .
Perquisita la casa milanese della show girl Comunque questa mattina gli agenti della squadra mobile hanno eseguito una perquisizione nell'abitazione milanese di Sara Tommasi alla ricerca di «ogni elemento utile alle indagini», nell'ambito di una serie di perquisizioni ordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli. I legali della showgirl - che attualmente è partita per una vacanza all'estero - gli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza, hanno precisato che i rapporti tra Sara Tommasi e i soggetti a vario titolo coinvolti negli ultimi sviluppi della vicenda su un presunto giro di squillo «sono avvenuti esclusivamente per motivi professionali e di amicizia, così come potrà essere facilmente provato». La Tommasi, affermano gli avvocati «è fortemente dispiaciuta e preoccupata per questo assurdo attacco alla sua persona che ne distorce l'immagine e ne mortifica la dignità».
Sms offensivi al premier Nell'informativa trasmessa dalla squadra mobile di Napoli alla procura della città partenopea Sara alterna sms affettuosi a frasi irate e offensive, facendo ricorso spesso al linguaggio adoperato dai ragazzi quando comunicano con i messaggini, come «k» al posto di «ch». Ci sono gli auguri di Natale, ma anche espressioni più intime («Amore, ti ho mandato un pensiero da Licia. Spero tu kapisca questa volta» o «Amore perdonami, ho visto solo ora la tua chiamata. Ultimamente ho problemi con la linea telefonica. Se posso fare qualcosa. Un bacio grande» o «Mi sei mancato tanto, spero che tu mi possa richiamare presto. Ti amo ancora, sai, Lady X»). Toni amorevoli alternati a pesanti rimproveri all'indirizzo del premier («Silvio vergognati! Mi hai fatto ammalare, paga i conti dello psicologo» o «Spero ke krepi kon le tue troie»).
Palazzo Chigi smentisce l'uso di auto della scorta del premier In una intercettazione risulta anche usare le auto di scorta del cavaliere. Il 9 settembre 2010 due uomini giunti sotto casa della Tommasi, avrebbero visto «due macchine con le guardie del corpo di Berlusconi» che si allontanavano con a bordo la Tommasi. Circostanza che Palazzo Chigi ha smentito con una nota ad hoc. «Mai nessuna auto del presidente del Consiglio né del suo apparato di sicurezza si è recata a casa di chicchessia, tanto meno di Sara Tommasi»: puntualizza in una nota di Palazzo Chigi. «Il giorno 9 settembre 2010, il presidente del Consiglio è stato impegnato dalla mattina presto fino alle ore 16, in numerosi e consecutivi appuntamenti. In seguito, alle 16.30, è decollato per Milano; dall'aeroporto di Linate si è recato direttamente all'ospedale San Raffaele. Ancora una volta - conclude la nota - si fanno circolare notizie incontrollate e assurde al solo scopo di diffamare il presidente del Consiglio».
«La politica è una cosa seria, non una barzelletta come l'hai intesa tu» Si parla anche di politica internazionale: «Spero che il governo americano cominci a dare lustro a quello ignobile nostrano con i dieci requisiti di Harvard! la politica è una cosa seria, non una barzelletta come l'hai intesa tu». Si parla anche delle aspirazioni politiche frustrate di Sara Tommasi, che vanterebbe una laurea alla Bocconi: «Dieci requisiti per l'ammissione tra le file dei parlamentari .. tu indagato saresti già fuori. Hai capito?». Non mancano i riferimenti allo sport: Sara, infatti, in alcuni sms si lamenterebbe per l'esclusione dal Milan di Ronaldinho - con il quale avrebbe avuto una relazione - sostenendo che anche il premier partecipa "a festini" (che sarebbe stato il motivo dell'allontanamento del campione brasiliano). «Riprendi subito Ron nella tua squadra di merda o ti faccio escludere da Obama dai grandi del mondo e dalla politca internazionale, l'Italia è incapace di ascoltare i segnali del mondo». Oppure: «Ci vuole buona reputazione per governare! Anche tu fai i festini, Dinho deve tornare».
Prende appuntamento al giornale con Paolo Berlusconi Ma la furia di Sara si scatena anche nei confronti del fratello del premier Paolo Berlusconi. L'informativa contiene, infatti, anche alcuni sms indirizzati al fratello del premier, Paolo Berlusconi e la sintesi di una conversazione tra Sara e la segreteria di una clinica privata dopo che lo stesso Paolo Berlusconi le aveva raccomandato di farsi curare segnalandola alla struttura sanitaria. Anche nei confronti di Paolo Berlusconi, la giovane usa espressioni irate e aggressive: «Se io mi devo curare, tu piantala con cocaina, cani e mignotte! E i festini sexy non me sbatte un c... st..»... Poi chiede un incontro e il fratello del premier le dà appuntamento al giornale che poi sfocia in un appuntamento con uno specialista in una clinica ad Appiano Gentile. In un altro messaggio Sara Tommasi chiede un incontro al ministro della Difesa Ignazio La Russa ma questi le telefona pochi minuti dopo declinando l'invito. Che in una nota si dice «indignato» sottolineando di non aver mai incontrato la Tommasi. Il materiale è all'attenzione dei pm della Dda di Napoli Antonello Ardituro e Marco del Gaudio che nei prossimi giorni potrebbero convocare la Tommasi come persona informata dei fatti.
Arriva oggi la richiesta di rito immediato per Berlusconi Edmondo Bruti Liberati, procuratore capo di Milano, ha annunciato che arriverà oggi al Gip la richiesta dei magistrati milanesi per il rito immediato nei confronti di Silvio Berlusconi, indagato per concussione e prostituzione minorile nell'ambito del Rubygate. Spetterà dunque al Gip accettare o meno tale richiesta.