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Questo articolo è stato pubblicato il 19 febbraio 2011 alle ore 17:48.
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, invita la sua maggioranza e il suo governo a «resistere». Intervenendo telefonicamente a un convegno del Pdl a Cosenza, il premier ha detto: «Dobbiamo resistere, continuare a governare con serenità rispondendo ai problemi che si presentano ogni giorno. La nostra maggioranza è solida, in Senato ma anche alla Camera. Abbiamo i numeri per andare avanti fino al termine naturale della legislatura».
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«Sono l'uomo più perseguitato della storia della giustizia»
I magistrati «me ne hanno fatto di tutti i colori», sono «l'uomo più perseguitato della storia dalla giustizia», ma non sono «mai arrivati a condanna» e «continuano perché hanno ben chiaro che se non mi eliminano attraverso l'arma giudiziaria non potranno mai farlo attraverso le elezioni», ha detto Berlusconi.
Avanti con la riforma della giustizia, cambierà anche la Corte Costituzionale
Il premier poi ha parlato della riforma della giustizia: «Conterrà tutto ciò di cui pensiamo ci sia bisogno: dalla divisione degli ordini, ai due Csm al metodo di elezione dei membri del Csm». Nel provvedimento che presto sarà approvato dal Cdm, ha informato il Cavaliere, ci sarà anche la riforma della «composizione della Corte Costituzionale».
«Saranno necessari - ha spiegato Berlusconi - i 2/3 dei componenti per abrogare le leggi in modo da evitare che si ripetano le situazioni oggi, quando il Parlamento discute una legge, la approva e se non piace ai magistrati di sinistra, la impugnano davanti alla Consulta che, essendo costituita in prevalenza da giudici che provengono dalla sinistra, la abroga».
Le rivolte in Nord Africa
«Siamo preoccupati per quel che succede nel Nord Africa e per quello che potrebbe accadere a noi se arrivassero tanti clandestini», ha proseguito il presidente del Consiglio, che ha aggiunto: «Mi sto interessando direttamente e stiamo seguendo con il cuore in gola quello che succede».