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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2011 alle ore 08:31.
Una nuova violenta scossa di terremoto è stata avvertita nella regione di Tokyo. Continua dunque lo sciame sismico in Giappone, quattro giorni dopo il violento sisma che ha provocato un devastante tsunami. Martedì mattina un'altra replica, di 6,3 gradi di magnitudo, era stata avvertita di fronte alla costa di Fukushima.
Il "Grande terremoto del Tohoku" ha già raggiunto un triste primato: è il peggiore sisma dall'ormai storico "Grande terremoto del Kanto" del 1923. Il sisma di venerdì scorso, seguito da un devastante tsunami con onde alte fino a 10 metri, è stato di magnitudo 9 e ha provocato - secondo i dati diffusi oggi dal Dipartimento di Polizia, 10mila tra morti e dispersi. In tutto, i corpi rinvenuti sono 3.373 mentre i dispersi sono 6.746. Più passa il tempo, più diventa difficile che il numero dei dispersi diminuisca senza aumentare il numero nella colonna dei morti. Nel 1923 Tokyo è l'intero Kanto furono colpiti da un terribile sisma, seguito da un incendio apocalittico, in cui morirono tra le 120 e i 140mila persone. In anni più recenti, è spesso ricordato il terremoto di Kobe del 1995, in cui persero la vita circa 6.400 persone.
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Intanto le esplosioni e gli incendi nella centrale nucleare di Fukushima hanno fatto crescere il panico da nucleare nel Giappone, già in ginocchio per il terremoto e lo tsunami. La Borsa di Tokyo, già crollata ieri del 14%, ha perso un altro 10,5%, mentre nelle città la gente ha fatto incetta di generi alimentari e acqua causando problemi alle operazioni di soccorso del governo nelle aree colpite dalla catastrofe. Attorno al reattore numero 1 dell'impianto il livello di radiazioni è «cresciuto sensibilmente», ha detto il primo ministro Naoto Kan e il suo portavoce ha ammesso che è stato raggiunto il livello di pericolosità per la salute. Anche a Tokyo, a 250 chilometri di distanza, è stato registrato un aumento della radioattività, anche se a livelli contenuti.
Precipita la situazione a Fukushima, acqua degli elicotteri
Si è aggravata la situazione per la centrale nucleare danneggiata dal terremoto dell'11 marzo che ha sconvolto il Giappone. La seconda struttura di contenimento del reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, «non è più a tenuta stagna». Lo sostiene il presidente dell'Autorità di sicurezza nucleare francese, Andrè-Claude Lacoste. La struttura rappresenta la penultima barriera di isolamento del materiale radioattivo dall'atmosfera. Al di sotto vi è ancora un ulteriore contenitore d'acciaio. Intanto però l'agenzia per la sicurezza nucleare del Giappone non ha alzato il livello di classificazione dell'incidente di Fukushima a livello 6 da 5 come fatto poco fa dall'agenzia nucleare francese. Il livello massimo della scala è rappresentato dal livello 7, toccato dall'incidente di Chernobyl nel 1986. «Non stiamo discutendo di un possibile aumento della classificazione dell'indicente alla centrale di Fukushima» ha dichiarato un funzionario dell'agenzia all'Afp.
La compagnia elettrica di Tokyo - Tokyo denryoku (Tepco) - prevede di lanciare acqua da un elicottero sul quarto reattore della centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal terremoto/tsunami che ha devastato il nordest del Giappone. L'operazione è stata pensata per cercare di far scendere la temperatura in una vasca di stoccaggio di combustibile. L'operazione dovrebbe essere effettuata se si verificherà che l'apertura sul tetto dell'edificio che ospita il reattore sia sufficientemente ampia.
Gli italiani a Tokyo
L'ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone, ha detto: «Molti nostri connazionali sono a Osaka e in altre città del Giappone: per chi lavora qui il consiglio di base è mandare via i familiari, anche in Italia». Quanto ai rischi Petrone mette in primo piano la capitale Tokyo, distante circa 230 km dalla centrale di Fukushima, situata nell'area più colpita venerdì scorso da un violento terremoto e a da una serie successive di forti scosse di assestamento. Petrone ha anche assicurato che sono stati rintracciati tutti i 29 italiani che si trovavano nelle regioni colpite dal terremoto confermando a One-O-Five Live, il canale in diretta della Radio Vaticana, che al momento non ci sono connazionali feriti: «Assolutamente no - ha detto - ad oggi possiamo dire che i nostri connazionali non sono stati toccati né dal terremoto né dallo tsunami».
Ampliata a 30 km dalla centrale l'area di evacuazione
Intanto il premier giapponese Naoto Kan ha detto che la zona di evacuazione attorno alla centrale di Fukushima è stata ampliata a 30 km, dopo che questa mattina si è registrata un'esplosione al reattore 2 dell'impianto danneggiando il muro di contenimento, che non è stato però perforato, come confermato dalla Tokyo Electric Power (Tepco), la società gestore delle centrali, il cui titolo è crollato in Borsa del 25% nella seduta odierna. Il portavoce del governo, Yukio Edano, ha parlato «di possibili danni alla piscina di condensazione», la parte inferiore del contenitore per il raffreddamento del reattore e del controllo della pressione all'interno della camera. L'operatore ha ordinato al suo personale di evacuare il reattore 2, con l'eccezione del personale che inietta acqua nel nocciolo del reattore per raffreddarlo.
Esplosioni in quattro impianti su sei
Nel frattempo al reattore 4 c'è un incendio in corso e il livello di radiazione è considerevolmente aumentato. Dopo l'incendio l'Agenzia internazionale per l'energia atomica materiale radioattivo è stato liberato direttamente nell'atmosfera. Sono dunque quattro su sei i reattori dell'impianto nei quali si sono verificati scoppi di ingenti proporzioni: altrettanto era infatti già avvenuto al numero uno e al numero tre, rispettivamente sabato e ieri. Come nel caso dei reattori uno e tre, l'incendio nel reattore 4 è stato causato dall'idrogeno - lievemente radiattivo - liberato dal calore provocato dal combustibile nucleare. A preoccupare maggiormente è però il reattore 2, dove le operazioni di raffreddamento del nucleo con acqua di mare sono ostacolate dal malfunzionamento di una valvola; l'eplosione di questa mattina ha danneggiato il serbatoio di confinamento che risulta tuttavia ancora integro dato che i livelli di radiazione non hanno subito dei bruschi innalzamenti.
Cresce l'allarme radiazioni, ora sono dannose per la salute
È stata completata intanto l'evacuazione dei circa 200mila residenti che vivono nel raggio di 20 chilometri dall'impianto atomico di Fukushima. La zona di evacuazione attorno alla centrale è stata ampliata a un raggio di 30 km.
Il livello delle radiazioni martedì mattina era di 30 millisievert tra i reattori numero due e tre, di 400 millisievert nei pressi dello stesso reattore tre e di 100 vicino al reattore quattro. Una singola dose di 1.000 millisievert, cioè di un sievert che è l'unità di misura della radioattività, può causare malori temporanei quali nausea e vomito; una di 5.000 millisievert è in grado di uccidere entro un mese circa la metà di coloro che l'hanno ricevuta. Una dose di 100 mSv è sufficiente ad aumentare i rischi di tumore, mentre un sievert viene considerato come contaminazione vera e propria e necessita di ricovero in ospedale; l'esposizione alle radiazioni considerata normale è di circa un mSv all'anno.
«Contrariamente a quanto accaduto finora, non vi è più dubbio che i livelli raggiunti possono danneggiare la salute: abbiamo registrato un livello di 30 millisieverts tra i reattori due e tre, 400 mSv al reattore tre e 100 mSv al reattore quattro», ha precisato il protavoce del governo Edano.
Secondo quanto riferisce l'agenzia Kyodo una radioattività più alta del normale è stata misurata nella prefettura di Ibaraki, a sud del Fukushima e poco più di 100 km a nordest di Tokyo, megalopoli da 12 milioni di abitanti: le autroità della capitale hanno reso noto che questa mattia il livello aveva superato als soglia normale pur senza costituire alcun rischio per al salute.
La situazione più grave resta quella della centrale stessa: l'Authority per la sicurezza nucleare francese (Asn) ha confermato la "fusione parziale" dei nuclei dei reattori uno, due e tre. Il livello delle radiazioni sul sito è "considerevolmente aumentato" e la popolazione entro un raggio di 30 chilometri dall'impianto deve rimanere nelle proprie abitazioni, come ha annunciato ii premier nipponico, Naoto Kan.
Sull'onda del timore nucleare la Borsa di Tokyo ha chiuso in fortissimo ribasso: l'indice Nikkei ha perso 1.015,34 punti (-10,55%), attestandosi a quota 8.605,15.
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