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Questo articolo è stato pubblicato il 16 marzo 2011 alle ore 21:15.

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Il relatore del testo sul processo breve Maurizio Paniz (Ansa)Il relatore del testo sul processo breve Maurizio Paniz (Ansa)

Il relatore del testo sul processo breve Maurizio Paniz ha presentato mercoledì sera in commissione Giustizia della Camera un emendamento che di fatto riscrive completamente il progetto di legge. La prescrizione in tempi più accelerati per gli imputati incensurati rispetto a quelli recidivi entra nella riscrittura del testo depositato, «ma non sarà applicabile ai processi di Berlusconi». Lo ha spiegato lo stesso parlamentare del Pdl, sottolineando che sul punto della prescrizione breve «ho voluto semplicemente introdurre una sacrosanta distinzione di trattamento fra chi è recidivo e chi no, toccando il termine di aumento della prescrizione in caso di sua interruzione (sarà di un sesto per gli incensurati, di un quarto per i recidivi) con una formulazione che escludo categoricamente possa essere applicabilie in qualunque modo ai processi nei confronti del Presidente del Consiglio».

«La mia - ha argomentato ancora Paniz- è una proposta dettata da una mia ben nota e antica convinzione giuridica: va penalizzato e punito il recidivo, sono stato l'unico parlamentare del mio partito a non votare per questo a suo tempo l'indulto». Ed in ogni caso, «questa come ogni mia altra proposta di revisione della legge, sono proposte a dispozione della commissione su cui aprire il confronto e lavorare». Dal testo originario sono stati infatti «intermente eliminati», ha sottolineato ancora il relatore, gli articolo 1 e 4 mentre è stato modificato l'articolo 5, «con l'obbligo di segnalazione dei giudici che non concludono i processi entro i termini di legge al Pg della Cassazione e al ministro della Giustizia, da parte del capo dell'ufficio giudiziario dove si celebra il processo».

La novità più importante della riscrittura dell'articolo 5 del provvedimento riguarda l'obbligo di segnalazione al ministro della Giustizia e al procuratore generale della Cassazione, da parte dei capi dell'ufficio giudiziario, del magistrato che non ha concluso il processo nei tempi stabiliti dalla legge. Insomma, il pm lento viene segnalato alle più alte sfere.

Secondo la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, con l'emendamento Paniz sulla prescrizione breve «è caduta la maschera, il processo breve era solo il titoletto per nascondere all'opinione pubblica le vere intenzioni della maggioranza: far scappare Berlusconi dai suoi processi. L'emendamento Paniz è sconcertante perché attraverso un cavilloso meccanismo interviene per ridurre i termini massimi della prescrizione del reato per gli incensurati. Guarda caso, proprio quello che chiedeva il collegio difensivo del presidente del consiglio».

Ma lo stesso premier Silvio Berlusconi, parlando mercoledì sera nel corso dell'ufficio di presidenza del Pdl, avrebbe invitato i dirigenti ad «andare in tv e in radio, documentandosi al meglio per spiegare la riforma della giustizia». Bisogna «fornire argomentazioni ai nostri sostenitori - avrebbe aggiunto il premier - e spiegare al meglio la riforma ai cittadini».

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