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Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2011 alle ore 18:55.
Nonostante oggi gli italiani si ritrovino uniti anche sotto la pioggia battente, da questa mattina piazze, strade e monumenti delle città sono piene di cittadini e di turisti incuriositi da questo giovedì ricco di tricolori al vento e bande che suonano. E persino dallo spazio l'astronauta italiano Paolo Nespoli, impegnato nella Stazione Spaziale Internazionale e intervenuto questa mattina a Radio 1, ha detto di essersi svegliato stamattina «guardando l'Italia dall'alto. E con me ho una bandiera tricolore. Sull'Italia ho fatto due passaggi, uno a Sud e uno a Nord. La nostra Penisola me la sono guardata tutta dall'oblò a cupola fabbricato in Italia ed é stupenda. Come è meraviglioso guardarsi la terra da qua sopra», ha continuato Nespoli. Sulla Terra, invece, ecco come stanno andando i festeggiamenti città per città:
Tutti in strada a Reggio Emilia, la città del tricolore
«Le piazze e le strade della nostra Reggio sono invase dalla gente. Una partecipazione attesa, ma che si è rivelata al di sopra di ogni aspettativa. Credo che i reggiani debbano farsi i complimenti ed essere orgogliosi della loro partecipazione calorosa a questa bellissima Festa dell'Unità d'Italia»: a dirlo è stato il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, che ha aperto così questa mattina i festeggiamenti nella città dove nacque la bandiera tricolore. In città molte persone stanno visitando la mostra "Le strade della Bandiera", esposizione a cielo aperto di 150 bandiere storiche, curata dallo storico Alberto Melloni e visibile fino al prossimo 2 giugno.
A Venezia la signora Lucia sventola il tricolore (e c'è un po' di acqua alta)
Il Bacino di San Marco, a Venezia, si è colorato di bianco rosso e verde: un corteo di centinaia di persone è sfilato da Piazza San Marco lungo Riva degli Schiavoni fino alla statua di Giuseppe Garibaldi nel sestiere di Castello. Alla manifestazione ha partecipato anche Lucia Massarotto, la signora veneziana che ogni anno espone la bandiera italiana alla finestra di casa durante il raduno della Lega in laguna e che ha letto l'articolo della
Costituzione dedicato alla bandiera italiana fra gli applausi. «È una bella soddisfazione. E mia madre mi ha detto che perfino la leghista Treviso è piena di bandiere italiane».
Questa mattina una leggera acqua alta, che ha parzialmente invaso Piazza San Marco, ha caratterizzato l'alzabandiera. Visita, da parte di alcuni curiosi, al Caffè Florian, sotto le procuratie nuove, dove nel 1848 Daniele Manin proclamò la nascita della Repubblica di San Marco che poi crollo, l'anno dopo, sotto il peso dell'Austria.
A Milano gli stranieri leggono la Costituzione
Le comunità straniere di Milano hanno voluto celebrare l'Unità d'Italia leggendo nelle varie lingue del mondo la Costituzione repubblicana. Il porticato della Basilica di San Lorenzo è stato invaso da una selva di bandiere di numerosi Paesi che hanno fatto da sfondo alla declamazione in chiave multietnica degli articoli della Carta del 1948. «Saluto tutti gli italiani qui riuniti - ha detto don Giancarlo Quadri, responsabile della pastorale dei migranti della Diocesi ambrosiana, aprendo la cerimonia - anche quelli che ancora non hanno concluso il loro percorso con i permessi. Oggi noi celebriamo i 150 anni del nostro Paese, ma ci resta ancora un compito: quello di inserire e integrare questi cittadini che a buon diritto chiedono di essere considerati cittadini italiani». Sul piazzale del Grattacielo Pirelli, invece, sede della Regione Lombardia (che resta aperta per tutto il giorno), durante l'alzabandiera è stato suonato l'Inno di Mameli seguito da 'O mia bela Madunina: «Siamo orgogliosamente italiani e lombardi - ha detto il presidente Roberto Formigoni - ma questi due sentimenti non sono in conflitto tra loro».
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