Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 19 marzo 2011 alle ore 13:47.

My24

Perché portare alla ribalta aziende che, salvo rari casi non vantano ancora 150 anni di storia? Perché solo negli ultimi 40 anni si sono realmente affermati i nostri brand, le etichette che hanno portato l'Italia ai vertici del mercato globale rendendo lo stile italiano un sogno ammirato e ricercato dai palati più raffinati del pianeta. Nascevano negli anni Sessanta il mito del Pinot grigio che creava dal nulla una tipologia, si affermava il Brunello e il sogno della longevità dei nostri grandi rossi; il Barolo diventava un vino da collezione e disponibile in tutto il mondo; il Taurasi alzava il capo di un intero territorio, l'Irpinia.
Ancor più di recente sorgeva la leggenda del Sassicaia, del bordolese made in Bolgheri che batteva i grandi Châteaux nei concorsi internazionali, e subito dopo del Tignanello, il cru che generò un'altra categoria, quella dei SuperTuscans, e del bordolese di Nipozzano…
Il misconosciuto Amarone diventava una celebrity, richiesta ovunque, e il nettare degli dei, ossia il Passito di Pantelleria conquistava tutti. E intanto, un uomo creava la più importante impresa viticola italiana, assicurandosi anche un piccolo paradiso in Virginia, Barboursville, dove si erge la villa che fu di Thomas Jefferson; un flying winemaker nato professionalmente a Orvieto diventava un simbolo del vino griffato, non solo italiano, e veniva chiamato "consigliere di cantina" da produttori francesi, israeliani ecc, mentre un altro umbro rendeva famosa una piccola regione nel cuore d'Italia.
Tante storie piuttosto recenti, è vero, ma caratterizzate da eclatanti successi, da uno straordinario valore aggiunto che ha indubbiamente segnato il nostro presente di trionfo dagli Usa all'Asia. E tutte queste magnifiche storie tratteggiate in poche parole portano il volto di uomini e donne che saliranno al proscenio di Vinitaly venerdì 8 aprile e i fortunati iscritti alla degustazione, intanto, ne assaporeranno le creazioni.


Eccoli, i 12 protagonisti:
Marchesi Antinori
Vino: Tignanello, Igt Toscana 2007
Presenta: Piero Antinori
Castello Banfi
Vino: Poggio all'Oro, Brunello di Montalcino Riserva Docg 2004
Presenta: Cristina Mariani-May
Donnafugata
Vino: Ben Ryé, Passito di Pantelleria Doc 2008
Presenta: José Rallo
Falesco
Vino: Montiano, Igt Lazio 2007
Presenta: Riccardo Cotarella
Marchesi de' Frescobaldi
Vino: Mormoreto, Igt Toscana 2007
Presenta: Leonardo Frescobaldi
Lungarotti
Vino: Rubesco Riserva Vigna Monticchio, Torgiano Rosso Riserva Docg 2005
Presenta: Chiara Lungarotti
Masi Agricola
Vino: Costasera Riserva, Amarone della Valpolicella Classico Doc 2005
Presenta: Sandro Boscaini
Mastroberardino
Vino: Radici, Taurasi Docg 2006
Presenta: Piero Mastroberardino
Pio Cesare
Vino: Barolo Docg 2006
Presenta: Pio Boffa
Tenuta San Guido
Vino: Sassicaia, Bolgheri Sassicaia Doc 2005
Presenta: Nicolò Incisa della Rocchetta
Santa Margherita
Vino: Impronta del Fondatore Pinot grigio, Alto Adige Doc 2010
Presenta: Ettore Nicoletto
Casa Vinicola Zonin – Tenuta Ca' Bolani
Vino: Aquilis Sauvignon, Friuli Aquileia Doc 2009
Presenta: Gianni Zonin

Civiltà del bere

Shopping24

Dai nostri archivi