Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 22 marzo 2011 alle ore 12:47.

My24
Maroni: le regioni sono disponibili ad accogliere 50mila immigrati (Epa)Maroni: le regioni sono disponibili ad accogliere 50mila immigrati (Epa)

Da regioni, provincie e comuni c'è stata adesione alla richiesta di accogliere fino a 50mila migranti, «un numero molto realistico». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, al termine di un incontro con i presidenti di regioni, Anci ed Upi. Il piano, ha aggiunto Maroni, «lo stiamo mettendo appunto e sarà presentato nei prossimi giorni. Nella distribuzione dei migranti terremo conto del numero di abitanti per ciascuna regione». Regioni, provincie e comuni, ha spiegato il ministro, «hanno aderito alla richiesta avanzata qualche giorno fa anche dal capo dello Stato ed è stato discusso un piano di emergenza per i profughi che deve partire dal principio di solidarietà: tutti i territori devono sentirsi coinvolti».

Il piano che il ministero formulerà, ha proseguito, «terrà conto nella distribuzione dei migranti del criterio del numero di abitanti per regione, nel senso che le regioni più popolose accoglieranno un maggior numero di persone, ma - ha precisato - ci saranno dei correttivi: le regioni che hanno già una forte pressione migratoria (Sicilia, Calabria e Puglia) e l'Abruzzo che ha avuto il terremoto, saranno salvaguardate». Per quanto riguarda le risorse, Maroni ha ricordato che «il consiglio dei Ministri ha rifinanziato il fondo della protezione civile, per consentire al prefetto Caruso, commissario all' emergenza, di gestire nel migliore dei modi ciò che va fatto».

Polverini: nel Lazio si potrebbero usare anche strutture religiose
Per l'accoglienza degli immigrati e dei profughi dal nord Africa, il Lazio potrebbe mettere a disposizione anche strutture religiose. Lo ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, al termine dell'incontro tra il ministero dell'Interno e gli enti locali al Viminale, che ha riguardato in particolare i flussi provenienti dalla Tunisia. «Per ora si parla di strutture che non abbiano grandi necessità di interventi ma si è parlato anche - ha aggiunto - di una disponibilità economica per sistemare le strutture per l'accoglienza, anche se il tempo che abbiamo a disposizione non consente grandi interventi. Servono quindi strutture che abbiano già una capacità iniziale di accoglienza». A chi le chiedeva se avesse in mente strutture turistiche o militari, Polverini ha risposto: «Sicuramente anche strutture religiose, perché ci sono già molte associazioni che fanno questo per natura».

Zaia: il Veneto accoglierà solo profughi libici
Il piano del Governo che dovrebbe essere messo a punto nei prossimi giorni, «riguarda la sistemazione nelle varie regioni italiane di 50 mila profughi politici per i quali si può parlare di status politico; ma al momento di profughi libici in Italia non ce ne è uno»: a dirlo è il governatore del Veneto, Luca Zaia. «Per quanto ci riguarda - ha spiegato Zaia - valuteremo il piano del Governo con i giusti correttivi predisposti per la nostra Regione. Penso alla recente alluvione, e alla forte presenza di immigrati nella Regione». Il Veneto, ha sottolineato Zaia, «non si interesserà dei profughi provenienti dalla Tunisia, che sono illegali, quindi l'impegno della Regione Veneto riguarderà soltanto eventuali profughi provenienti dalla Libia».

Cota: in Piemonte c'è preoccupazione per le conseguenze di un possibile aumento degli immigrati
«Il piano che a breve il governo metterà a punto sull'emergenza umanitaria riguarderà soltanto i profughi libici, che al momento sono zero, ma soprattutto è importante sottolineare l'impegno del ministro Maroni che si vuole preparare ad un possibile esodo dalla Libia»: è quanto ha spiegato il Governatore del Piemonte, Roberto Cota, dopo l'incontro al Viminale. «Naturalmente - ha aggiunto il governatore - non è detto che questo esodo si verifichi, ma in ogni caso io esprimo la preoccupazione della mia regione per le conseguenze sociali di un possibile deciso aumento degli immigrati sul territorio. Il piano riguarderà soltanto l'arrivo in Italia di profughi libici, per ai quali è possibile concedere lo status di rifugiati». Al contrario - ha sottolineato - «per l' accoglienza dei tunisini sono già in funzione i Cie, che hanno una loro capacità di accoglienza».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi