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Questo articolo è stato pubblicato il 25 marzo 2011 alle ore 15:04.

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Il Portogallo, la cui grave situazione economica è conosciuta da tempo, dovrà fronteggiare tra poco due importanti emissioni di titoli, una da 5 miliardi a metà aprile, l'altra di 7 miliardi a giugno. Il presidente della Repubblica, Anibal Cavaco Silva, ha avviato le consultazioni con i leader dei principali partiti politici, per valutare la possibilità di indire nuove elezioni, dopo le dimissioni del premier José Socrates che oggi ha ribadito: il paese si «finanzia da solo», non ha bisogno di aiuti. La crisi politica che si è aperta potrebbe costringere Lisbona a chiedere un piano di salvataggio internazionale, diventando così la terza nazione europea a cercare aiuto, dopo Grecia e Irlanda.

Il cancelliere Angela Merkel ha sottolineato che è essenziale che sia il governo che l'opposizione in Portogallo s'impegnino a consolidare il bilancio per calmare i mercati. Oggi Standard and Poor's ha tagliato di due note il rating di Lisbona, portandolo a BBB e minaccia di ridurlo ancora di una nota. Socrates è ancora a Bruxelles dove si tiene il vertice dei leader europei che sta discutendo del problema del debito sovrano europeo. Silva inizierà le consultazioni con i Verdi e solo nel tardo pomeriggio incontrerà i socialisti che formano un Governo di minoranza e i socialdemocratici, cioè il principale partito di opposizione. I sondaggi danno il centrodestra in vantaggio e per questo i socialdemocratici premono per andare al voto. Silva vuole sondare i sei partiti rappresentati in Parlamento per vedere se c'è spazio per un governo di ampia coalizione, che però è visto come una possibilità molto remota. Difficilmente il presidente si pronuncerà prima di domani sull'esito della crisi. Socrates manterrà pieni poteri finché Silva non avrà accettato le sue dimissioni.

Lo sbocco più probabile è la formazione di un governo transitorio guidato dallo stesso Socrates, che dovrà guidare il paese alle elezioni. Il Portogallo ha una grande quantità di debito pubblico che maturerà nei prossimi mesi. Gli esperti ritengono che Lisbona sia in grado di rimborsare i 4,3 miliardi di euro di titoli del debito pubblico che scadono ad aprile, mentre dovrà probabilmente ricorrere agli aiuti internazionali per rimborsare i 4,9 miliardi di euro di debiti in scadenza a giugno.

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