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Questo articolo è stato pubblicato il 25 marzo 2011 alle ore 16:27.

Accordo su governance economica, fondo permanente anti-crisi e stress test sulle centrali nucleari volontario ma in base a obiettivi e modalità «coordinati». È il risultato della riunione dei capi di Stato e di Governo annunciato dal presidente Ue Herman Van Rompuy che ha detto: «Oggi l'Eurozona ha gli strumenti per fronteggiare le crisi».
Non era uno scenario prevedibile un anno fa. «Abbiamo aggiunto un pilastro economico al pilastro monetario - ha detto il presidente della Commissione, José Barroso - è un vero successo». Dal 2013 il meccanismo di stabilità permanente (fondo anti-crisi) potrà garantire la concessione di prestiti fino a 500 miliardi di euro (sulla base di 700 miliardi tra 80 miliardi di capitale versato e 620 su chiamata e garanzie). Il fondo attuale (Efsf) sarà messo in grado di arrivare a 440 miliardi di prestiti da concedere (rispetto alla capacità attuale di 250 miliardi) entro giugno. I governi dell'Eurozona hanno rinviato la decisione a causa della richiesta finlandese di aspettare il voto legislativo di aprile. I paesi dell'Eurozona devono aumentare le garanzie.
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