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Questo articolo è stato pubblicato il 26 marzo 2011 alle ore 08:13.

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Si fa presto a dire outsourcing. E pensare all'India, magari Bangalore, se parliamo di tecnologia. Invece no, almeno nel caso di Yoox, il pioniere italiano dell'e-commerce fondato oltre dieci anni fa da Federico Marchetti e oggi un gruppo dove fatturato e redditività continuano a crescere a doppia cifra.

Per uno dei leader di mercato degli negozi online multibrand di moda e design l'outsourcing si fa in Calabria: «C'è poco da stupirsi – dice Marchetti - lì ci sono giovani ingegneri, bravissimi. Non mancano programmatori fantastici in quella regione, solo che faticano a trovare lavoro. Allora si organizzano, creano piccole società. E io sono più che felice di rivolgermi a loro perché Yoox è un'azienda italiana e l'italianità è sempre, per me, un parametro competitivo».

Marchetti sa bene che a Bangalore i costi sarebbero inferiori, ma non gli importa. La prossimità geografica ha un suo peso: «Siamo a un'ora di aereo, e se ci fossero problemi potremmo risolverli rapidamente». Il rapporto con gli ingegneri di Calabria nasce da una collaborazione con l'università di Renga, una delle tante con le quali Yoox collabora, al momento l'unica al Sud: «Il rapporto con gli atenei è fondamentale per noi. L'anno scorso abbiamo speso 10 milioni in ricerca & sviluppo. Una costante poiché le piattaforme si sono moltiplicate con l'avvento dei tablet e la rivoluzione degli smartphone e non possiamo permetterci di segnare il passo su questo fronte».

L'outsourcing in Calabria piuttosto che in India gli era già “uscito” la sera prima, quando aveva preso la parola alla presentazione del premio Gaetano Marzotto dedicato agli imprenditori del futuro. Nonostante sia giovane (poco più che quarantenne) Federico Marchetti aveva detto di sentirsi già piuttosto vecchio: «Il gruppo ha 500 addetti, il 55% donne, e l'età media si aggira sui 30 anni. Ma quando vado in Cina, vedo nelle aziende un sacco di ragazzi che non avranno più di 22-23 anni».

Siccome non ha perso l'abitudine di guardare avanti, quando pensa ai potenziali vincitori del premio Marzotto pensa ai ragazzi del Sud: «Ci sono buone probabilità che uno dei tre premi della prima edizione vada a qualcuno del Sud, dove c'è una vitalità pazzesca attorno alle iniziative del web, molta voglia e capacità di fare. Lo vedo anche da come va il nostro business. Yoox.com Italia fa al Sud più di un terzo del fatturato. Segno che c'è una forte propensione agli acquisti online. Sono contento perché contribuisce anche a ridimensionare un po' degli stereotipi sul Meridione. Sì, poi ci sono i problemi della mancanza di banda larga, ma credo molto nel futuro hi-tech di questa parte d'Italia. Sarebbe davvero bello se la nostra Silicon Valley potesse nascere proprio lì».

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