Marisa Roberto: «Ho trovato le risorse per i miei studi»

Si può restare intimoriti da una mano se ha stretto quella di Barack Obama? Macché. Marisa Roberto, 40 anni, da Volterra, è stata fra i cento giovani ricercatori premiati dalla Casa Bianca: «Vivo a San Diego da dieci anni, sono arrivata al The Scripps Research Institute dopo la laurea in Biologia a Pisa con una borsa di studio. Ho presentato il mio progetto di ricerca, è stato ritenuto valido e ha ottenuto le risorse».

Un percorso semplice a parole che ha portato Marisa Roberto a diventare una esperta di livello internazionale degli effetti dell'alcool sul cervello. «Negli Usa - spiega - fare ricerca è più semplice: a Pisa mi avevano detto che avrei dovuto aspettare anche solo per l'assegnazione di un dottorato. Qui, invece, il sistema ti mette a disposizione le risorse, ti responsabilizza e aspetta i risultati».

Quelli che l'hanno portata alla Casa Bianca e alla docenza: non solo laboratorio (oggi segue quattro progetti quinquennali legati ad alcool e sostanze stupefacenti) ma anche passaggio di conoscenze negli Usa e in Italia. Marisa Roberto sta organizzando dal 3 al 6 maggio una conferenza internazionale sulla dipendenza da alcool nella sua città (www.volterraconference.com): «Ci saranno più di 150 esperti da tutto il mondo, si confronteranno sulle problematiche dell'alcool e scopriranno anche la Toscana. Per me è un modo di dare al territorio ciò che ho avuto».

Di tornare in pianta stabile non se ne parla: «Spazi non ce ne sono, è la risposta che mi sento dare in modo ossessivo da anni - dice sconsolata Marisa -. Mi ripetono che bisogna aspettare». Sì, aspettare sempre. Lei va di fretta e non può aspettare. Al massimo può far passare altri dieci anni per festeggiare - come ha fatto in questi giorni - il compleanno a casa (l'ultima festa a casa era stata dieci anni fa), ma non ci sono altre attese. La scienza non è paziente, ha gambe lunghe e corre.

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