Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 31 marzo 2011 alle ore 19:10.
Le truppe francesi si sono schierate oggi in alcune zone di Abidjan, capitale della Costa d'Avorio. Militari del battaglione francese Licorne si sono schierati nella Zona 4, nel sud della città. Altri militari transalpini sono stati inviati a mettere in salvo alcuni cittadini francesi nel sobborgo di Deux Plateaux, dove è in corso un attacco da parte di giovani supporter del presidente uscente Laurent Gbagbo.
Pugno duro di Sarko
Sarkozy, ha convocato per il tardo pomeriggio di domani una riunione straordinaria con il premier Francois Fillon e ministri degli Esteri e della Difesa, Alain Juppè e Gerard Longuet. per «fare il punto sulla situazione in Costa d'Avorio». Lo ha riferito l'Eliseo. Al vertice parteciperà anche Henri de Raincourt, ministro francese della Cooperazione. La riunione è stata fissata in un momento in cui la Costa d'Avorio deve far fronte a una situazione sempre più tesa, con le forze del presidente ivoriano riconosciuto dalla comunità internazionale, Alassane Ouattara, che continuano la loro offensiva lampo contro il presidente uscente Laurent Gbagbo, grande sconfitto delle scorse elezioni presidenziali di novembre scorso, che si rifiuta di lasciare il potere, nonostante i ripetuti appelli della comunità internazionale.
Il capo di stato maggiore dell'esercito lascia Gbagbo
Il generale Philippe Mangou, capo di stato maggiore dell'Esercito ivoriano e finora stretto alleato del presidente uscente Laurent Gbagbo, nella tarda serata di ieri si è rifugiato insieme alla moglie e ai loro cinque figli nella residenza ufficiale ad Abidjan dell'ambasciatore del Sudafrica in Costa d'Avorio, Zodwa Lallie: lo ha reso noto il portavoce del ministero degli Esteri sudafricano, Clayson Monyela. Quest'ultimo ha precisato che il suo governo ha avviato «consultazioni con le autorità ivoriane competenti, con l'Onu, con l'Unione Africana e con l'Ecowas», la Comunità Economica dell'Africa Occidentale. Monyela ha inoltre smentito categoricamente che lo stesso Gbagbo abbia lasciato il suo Paese per raggiungere il Sudafrica.
Finora almeno 500 morti e migliaia di profughi
Nella totale indifferenza mediatica occidentale la guerra civile in Costa d'Avorio ha fatto circa 500 morti da novembre e prodotto centinaia di migliaia di profughi. La Francia già nei giorni scorsi in un comunicato auspicava «la rapida adozione» di una risoluzione dell'Onu per vietare l'uso di armi pesanti in Costa d'Avorio, soprattutto ad Adidjan. Secondo Parigi, l'Onuci, la missione delle Nazioni Unite sul terreno, avrebbe dovuto esercitare il suo mandato con «tutta la necessaria fermezza»: lo ha detto a Parigi il portavoce del ministero degli Esteri francese, Bernard Valero, aggiungendo: «La comunità internazionale deve agire. Non possiamo aspettare».
©RIPRODUZIONE RISERVATA