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Questo articolo è stato pubblicato il 03 aprile 2011 alle ore 14:58.

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Trovati in mare 68 cadaveri davanti a coste libiche - Berlusconi domani vola in TunisiaTrovati in mare 68 cadaveri davanti a coste libiche - Berlusconi domani vola in Tunisia

Mentre proseguono gli sbarchi di migranti a Lampedusa, con quasi 400 arrivi nelle ultime ore, da Malta arriva la notizia di 68 cadaveri recuperati nei giorni scorsi in mare davanti alle coste libiche. I corpi sarebbero dei migranti che si trovavano a bordo di una carretta del mare diretta in Italia, e della quale si erano perse le tracce da più di una settimana. Proprio ieri l'Alto commissariato per i rifugiati dell'Onu aveva lanciato un appello affinchè fossero avviate le ricerche di quella imbarcazione dispersa nel Canale di Sicilia.

Intanto oggi proseguono a Lampedusa le procedure di imbarco di 2.500 immigrati a bordo delle quattro navi attualmente nella rada isolana. Ormeggiata a Cala Pisana c'è la Excelsior, della flotta Grimaldi, che già in settimana aveva portato via da Lampedusa 1.700 persone. Infine da segnalare, a bordo di un barcone arrivato questa mattina con una novantina di extracomunitari, la presenza a bordo di un freelance napoletano.

Il piano di trasferimento degli immigrati nelle regioni

Il premierr in Nordafrica
Silvio Berlusconi nelle prossime ore volerà a Tunisi (con il ministro dell'Interno Roberto Maroni a Tunisi). Ma il premier in un collegamento telefonico con il convegno di Rete Italia spiega che il governo di Tunisi «non è certo forte» in quanto «non è legittimato dai cittadini. Vedremo se potrà trovare il modo per opporsi alle partenze», dice il premier che critica l'opposizione che usa il problema dell'immigrazione per attaccare il governo. «Di fronte a problemi gravi occorrono nervi saldi», osserva il Cavaliere.

Il negoziato
Fondi e mezzi in cambio dello stop alle partenze e del via libera ai rimpatri. Gli accordi bilaterali tra i due Paesi sul contrasto all' immigrazione clandestina risalgono al 1998 e sono stati revisionati nel 2009. Maroni ed il ministro degli Esteri, Franco Frattini, sono volati a Tunisi il 25 marzo scorso per chiedere nuovi impegni al debole Governo transitorio del Paese nordafricano. Mettendo sul piatto addestramento e mezzi per le forze di polizia (motovedette, fuoristrada, motori, visori notturni ed altri equipaggiamenti) per 75 milioni di euro. Le prime forniture potrebbero partire già tra un paio di settimane.

Quanto ai rimpatri, Berlusconi ha parlato di 100 al giorno (l'accordo in vigore ne prevede al massimo quattro). E Maroni ha già inviato a Tunisi una lista dei primi mille, già identificati e con i documenti a posto, da rimpatriare. In cambio, Roma offre linee di credito supplementari fino a 150 milioni di euro per incentivare il reinserimento dei migranti in Patria e l'avvio di attività economiche. Quattro i settori interessati: il rilancio delle piccole e medie imprese, la formazione professionale, la protezione dell'ambiente costiero, il sostegno alla pesca. Inoltre, l'Italia ha proposto un'iniziativa con l'associazione italiana dei tour operator per rilanciare l'immagine turistica della Tunisia.

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