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Questo articolo è stato pubblicato il 05 aprile 2011 alle ore 14:19.

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Roberto Maroni a Tunisi con il ministro degli Interni tunisino Habib Essid (Afp)Roberto Maroni a Tunisi con il ministro degli Interni tunisino Habib Essid (Afp)

Ieri a Tunisi è rimasta una commissione tecnica italiana
Da ieri a Tunisi era rimasta una commissione tecnica italiana, guidata dal prefetto Rodolfo Ronconi, direttore della polizia delle frontiere, per definire i dettagli dell' intesa insieme alla controparte tunisina. In cambio della stretta sui controlli per bloccare la partenza dei migranti e del rimpatrio dei tunisini arrivati, l'Italia ha messo sul piatto mezzi e fondi per il reinserimento dei migranti. Un pacchetto dal valore stimato intorno ai 250 milioni di euro.

Proteste alla Camera per il divieto ai parlamentari di visitare i centri di accoglienza
«Sono gravissimi gli episodi di parlamentari cui sarebbe stato impedito l'ingresso nei centri di accoglienza di Santa Maria Capua Vetere e di Manduria», hanno detto il presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, la deputata e presidente del forum immigrazione del Pd Livia Turco e il parlamentare europeo Andrea Cozzolino.Il Pd ha già sollevato la questione alla Camera e al Senato: «adesso ci aspettiamo che al più presto il ministro Maroni dia spiegazioni su quella che é una inaccettabile violazione del diritto dei parlamentari al sindacato ispettivo». Una raffica di interventi in aula ha denunciato la mancata informativa del governo su immigrazione e accordi con la Tunisia. Attacchi anche al ministro Fazio che ha annunciato che l'emergenza igienica a Lampedusa è superata. «Sarebbe interessante sapere a quali test di laboratorio vengono sottoposti i migranti per verificare se siano portatori di malattie contagiose», ha detto il deputato Idv, Antonio Palagiano. E ha chiesto al ministro di spiegare in Parlamento «quali iniziative sta intraprendendo per evitare che nuove infezioni possano colpire la popolazione italiana».

La Tunisia salva 42 migranti
L'agenzia di stampa tunisina Tap ha reso noto che la guardiacoste tunisina ha tratto in
salvo 42 migranti diretti in Italia. Il salvataggio è avvenuto a largo del porto di Gabes, nel sud del Paese, dopo che l'imbarcazione con gli immigrati è andata in panne.

La situazione a Lampedusa
Sono 917 i migranti arrivati da ieri sera 4 aprile a Lampedusa e ospitati nel Cspa e nella ex base militare Loran. Il numero degli extracomunitari nell'isola è di circa 1.500. Sette gli sbarchi che si sono susseguiti in 12 ore: ieri sera sul primo barcone ne sono arrivati 99; 67 e 52 nei due episodi successivi. Stamane 5 aprile alle ore 5, nel primo arrivo della giornata, giunti 400 profughi (tra cui 37 donne e 8 bambini) provenienti dalla Libia. Stessa provenienza per un'altra barca, che ha portato 34 persone, tra le quali 2 donne. Infine, due carrette dalla Tunisia, con 77 e 188 extracomunitari.

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