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Questo articolo è stato pubblicato il 22 aprile 2011 alle ore 09:58.
Le top 100 di Time
Sergio Marchionne è fra le 100 persone più influenti al mondo, piazzandosi al 51mo posto. A incoronarlo sono i lettori del settimanale Time. Marchionne è il secondo italiano (e il primo canadese) a entrare nella classifica da quando, nel 1999, viene stilata; prima di lui toccò solo all'architetto Renzo Piano nel 2006. «Senza Sergio Marchionne, la terza casa automobilistica americana quasi sicuramente oggi non esisterebbe».
La sua visione su quello che l'alleanza Chrysler-Fiat avrebbe potuto raggiungere, il suo successo con la casa automobilistica italiana e la sua illimitata energia sono stati elementi critici nella decisione di Obama di due anni fa per tenere Chrysler in vita utilizzando i soldi dei contribuenti», spiega Steven Rattner, l'ex numero uno della task force per la ristrutturazione di Detroit, che per Time ha illustrato le motivazioni del settimanale nella scelta di Marchionne. «Anche se il verdetto finale su Chrysler deve ancora essere pronunciato - ha aggiunto Rattner - i segnali iniziali sono promettenti».
Al primo posto della classificasi piazza Wael Ghomin, 30 anni, blogger egiziano e direttore del marketing di Google per il Medio Oriente e il Nord Africa. Attraverso i social media Ghomin è stato una delle figure principali nella nascita del movimento che ha portato al rovesciamento del regime di Hosni Mubarak in Egitto. La medaglia d'argento va al premio Nobel all'Economia Joseph Stiglitz. Delusione per Mark Zuckerberg, il 26enne fondatore e amministratore delegato di Facebook, che si posiziona solo sesto dopo essere stato nominato da Time "Persona dell'anno" nel 2010.
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