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Questo articolo è stato pubblicato il 05 maggio 2011 alle ore 18:33.

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Le opposizioni hanno inviato un esposto-denuncia all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni denunciando la violazione della par condicio televisiva durante la campagna elettorale per le amministrative. Pd, Terzo polo, Idv a Sel hanno tenuto una conferenza stampa congiunta alla Camera, segnalando l'istituzione di un osservatorio sulla qualità del servizio pubblico. Hanno anche annunciato l'intenzione di lavorare insieme per una riforma del sistema radiotelevisivo pubblico.

La proposta: un osservatorio sui tg
«Oggi affermiamo la volontà di denunciare insieme tutte le violazioni della par condicio, sollecitando l'Autorità garante delle comunicazioni a intervenire con più coraggio e tempestività, applicando le sanzioni previste dalla legge», si legge nel comunicato congiunto firmato da Pierluigi Bersani (Pd), Antonio Di Pietro (Idv), Roberto Rao (Udc), Benedetto Della Vedova (Fli), Francesco Rutelli (Api) e Gennaro Migliore (Sel). «A questo scopo abbiamo deciso di organizzare un primo osservatorio sui telegiornali», hanno spiegato i leader delle opposizioni. «Abbiamo anche stabilito di dare seguito a questa iniziativa con due decisioni politiche di grande rilievo», hanno sottolineato, «lavorare insieme per un osservatorio sulla qualità del servizio pubblico non solo dei telegiornali» e lavorare in modo condiviso «per definire una legge di riforma del sistema radiotelevisivo pubblico».

Nei tg di ieri 9 minuti al premier e 2 in tutto a leader opposizioni
I primi risultati del lavoro sui tg sono stati presentati dal'onorevole Roberto Zaccaria, curatore dell'osservatorio. Nella radiografia dei tg di ieri, tra mozioni sulla Libia e anticipazione dell'intervista a Porta a porta, il premier Silvio Berlusconi ha avuto quasi 9 minuti nei cinque principali tg nazionali, contro i 2 minuti dei leader delle opposizioni tutti insieme. Secondo esempio, i tg del 29 aprile alla vigilia della beatificazione di Giovanni Paolo II. «Con quella che è stata praticamente un'intervista a reti unificate sul Papa, Berlusconi ha avuto mediamente un minuto e mezzo su tutti i tg, in un giorno in cui non ci sarebbe dovuto essere spazio per nessuno». Dati alla mano, le opposizioni hanno presentato ieri su questo un esposto all'Autorità per le comunicazioni. È indispensabile dunque per Zaccaria «svelare un trucco» perchè «quello che conta non è la giornata politica, ma quello che va a finire nei tg. E siccome il 70% degli italiani si forma un'opinione sulla base della televisione e il 30% decide l'ultima settimana prima delle elezioni come votare, questa può essere una miscela esplosiva». Da qui l'appello all'Authority. «È necessario che nell'ultima settimana di campagna, l'Autorità che fino a oggi ha risposto flebilmente ai nostri ricorsi faccia l'arbitro sul serio», ha esortato.

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