Offensiva talebana a Kandahar, kamikaze contro uffici pubblici e servizi segreti. Battaglia nelle strade

Un commando di talebani ha attaccato la residenza del governatore e altri uffici pubblici a Kandahar, nel sud dell'Afghanistan, con almeno sei kamikaze che si sono fatti saltare in aria. L'offensiva (sono state contate dieci grandi esplosioni) ha scatenato una vera e propria battaglia nelle strade della città, protrattasi per ore.

Nel settimo giorno dall'inizio della loro annunciata offensiva di primavera denominata "Badar" e all'indomani dell'avviso di Al Qaeda circa l'intenzione di vendicare la morte di Osama bin Laden, i talebani sono passati dalle parole ai fatti. Sul loro sito, il portavoce Yousuf Ahmadi afferma che «un gruppo di mujaheddin ha lanciato attacchi simultanei contro l'ufficio del governatore provinciale, la sede dei servizi segreti ed il quartier generale della polizia cittadina». Kandahar - si dice infine - «è teatro di sanguinosi scontri che continuano ancora».

Contrariamente però a quanto affermato dai talebani ed al Qaeda, il presidente afghano Hamid Karzai sostiene che l'ondata di attentati a Kandahar è «una vendetta», una rappresaglia per l'uccisione di Osama bin Laden.

Kandahar è l'ex roccaforte dei talebani e negli ultimi mesi è stata teatro di molte violenze e di un'evasione di massa di militanti dal penitenziario. La settimana scorsa gli studenti del Corano hanno lanciato «l'offensiva di primavera» contro le truppe straniere e afghane.

©RIPRODUZIONE RISERVATA