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Questo articolo è stato pubblicato il 11 maggio 2011 alle ore 13:34.

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Napolitano: basta con la guerra in politica, voglio un'Italia rispettosa e serenaNapolitano: basta con la guerra in politica, voglio un'Italia rispettosa e serena

di Claudio Tucci
Giorgio Napolitano si augura un'Italia «più serena
, meno lacerata, meno divisa, dove la lotta politica non sia una guerra continua», ma prevalga «il rispetto tra le parti che fanno politica e che competono per la conquista della maggioranza alle elezioni». È l'auspicio che il capo dello Stato formula, durante la festa al Quirinale per la Scuola per i 150 anni, rispondendo a una domanda di uno studente che gli ha chiesto come immaginasse il Belpaese tra 50 anni.

Parlando accanto al ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, il presidente della Repubblica ha fatto riferimento ai suoi viaggi per l'Italia per festeggiare il 1861. «Ho visto partecipare a questi festeggiamenti, a questi momenti di riflessione, italiani di tutte le età, di tutte le parti del Paese, di tutte le generazioni. Di tutte le idee, al di là delle tante tesioni e divisioni che purtroppo affliggono il Paese», ha detto.

Italia rispettata nel mondo
Napolitano ha poi sottolineato come ci sia bisogno che l'Italia «sia rispettata in tutta la Comunità internazionale per il contributo che dà e anche per l'immagine che può dare di sè sul piano culturale, civile e morale». «Mi auguro - ha aggiunto il presidente della Repubblica - che sia così l'Italia del 2061». E rivolto ai ragazzi, li ha incitati: «Datevi da fare perchè sia così».

Gelmini: «Promessi sposi» libro che più rappresenta l'Italia
Dal canto suo il ministro Mariastella Gelmini ha sottolineato come, secondo lei, «I promessi sposi» di Alessandro Manzoni siano «il libro che più rappresenti l'Italia». Nella classifica dei libri più rappresentativi del Belpaese il ministro inserisce in primis la Costituzione, «il libro che ci unisce di più perché é la carta dei nostri valori». E non è un caso - ha concluso - che abbiamo introdotto nelle scuole l'educazione alla cittadinanza, cioè ore di lezione dedicate all'approfondimento dei principi fondamentali della Costituzione».

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