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Questo articolo è stato pubblicato il 19 maggio 2011 alle ore 12:13.

No della commissione Giustizia della Camera anche al nuovo testo contro l'omofobia presentato ieri sera dal deputato del Pd, Anna Paola Concia, che riproduce fedelmente la normativa europea in materia. La maggioranza ha bocciato anche questa ultima mediazione - dopo aver respinto ieri il testo base elaborato da Concia - che estendeva l'aggravante non solo a chi commetteva reati contro omosessuali e transessuali, ma anche nei confronti di categorie come i più anziani e i disabili. Che era poi in testa agli appunti mossi da alcuni esponenti della maggioranza. Nuova delusione, dunque, per Anna Paola Concia che si è dimessa dall'incarico di relatore.
Costa (Pdl): la proposta ci piace di più, ma non convince
«Questa nuova proposta - spiega Enrico Costa, capogruppo in commissione del Pdl - ci piace di più, ma non ci convince del tutto. Per questo, ora che questo tema andrà in aula, lavoreremo a una sua correzione». Per Costa «non si può prendere una norma europea e appiccicarla come un francobollo alla legislazione italiana». Anna Paola Concia ha però ricordato che il risultato «è che Lega, Pdl e Udc hanno di nuovo bocciato un testo di legge contro l'omofobia». Paola Concia, per protesta, ha dato le dimissioni da relatore - restando solo relatore di minoranza - e la presidenza della Commissione Giustizia della Camera ha dato mandato a Costa a riferire in Aula sul provvedimento.
In aula il testo Soro
In aula, dunque, il prossimo 23 maggio, andrà il testo che era stato presentato originariamente da Antonello Soro (Pd) con la possibilità, per maggioranza e opposizione, di presentare emendamenti per modificarlo. «La cosa inspiegabile - sottolinea il responsabile Giustizia del Pd, Andrea Orlando - è che loro in aula assicurano di volerlo cambiare "in meglio", ma qui in Commissione hanno votato, invece, gli emendamenti soppressivi. Perchè?». Concia ha sottolineato di aver fatto un ulteriore sforzo per arrivare a un testo davvero condiviso, riprendendo il vecchio testo bocciato ieri e inserendo modifiche che lo rendevano identico al Trattato di Lisbona, che l'Italia ha recepito. «Gli ho dunque chiesto di ritirare gli emendamenti soppressivi e di votare, insieme a noi, questa nuova proposta che si rifà interamente alla normativa europea. E invece loro non hanno minimamente ascoltato ribocciando tutto un'altra volta. Così mi sono trovata costretta a dare le dimissioni da relatore. Voglio vedere ora Enrico Costa se riuscirà davvero, per l'Aula, a trovare una mediazione tra i suoi. In Comitato dei nove avranno la possibilità di rimediare a questo loro no. Voglio vedere proprio se lo faranno, anche alla luce delle critiche del ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna». Che ha promesso che in aula voterà in favore dell'approvazione di una legge sull'omofobia.
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