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Questo articolo è stato pubblicato il 19 maggio 2011 alle ore 21:17.

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L'ex direttore del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, è stato liberato su cauzione. Lo ha deciso il tribunale di New York, che ha deciso di concedere gli arresti domiciliari. Indosserà un braccialetto elettronico e un poliziotto armato vigilerà ventiquattro ore su ventiquattro a spese dell'imputato affinchè quest'ultimo non fugga. La cauzione è di un milione di dollari, a cui si aggiungono altri cinque milioni di garanzia.

Poco prima era stata depositata una richiesta di incriminazione formale, arrivata dai procuratori federali - secondo quanto riferito dal Wall Street Journal - durante l'udienza per decidere se concedere al 62enne economista e politico francese la libertà dietro cauzione di un milione di dollari.

Il pubblico ministero aveva sostenuto che Strauss-Kahn avrebbe potuto «darsi alla fuga» e per questo aveva chiesto che la domanda di scarcerazione fosse respinta. La difesa ha invece sostenuto il contrario, e cioè che l'ex direttore del Fmi è «una persona rispettabile» e non cercherebbe la fuga. L'avvocato difensore ha presentato le credenziali di Strauss-Kahn spiegando che l'uomo guadagna circa 2 milioni di dollari l'anno e che quindi offre le garanzie necessarie per ottenere la libertà condizionale.

Strauss-Kahn si è presentato non ammanettato nell'aula della Corte di Manhattan in cui si è tenuta l'udienza. Presente anche la moglie Anne Sinclair - a cui Dsk ha dedicato un sorriso - accompagnata in Tribunale da una delle figlie. Le due donne si sono sedute in un angolo della sala.

Questa è la seconda volta che la difesa tentava di ottenere il rilascio di Strauss-Kahn. Una prima richiesta era stata negata lunedì con la motivazione che l'imputato era a rischio di fuga. Dominique Strauss-Kahn ha passato gli ultimi quattro giorni nel carcere newyorkese di Rykers Island. L'udienza odierna è stata presieduta da un magistrato diverso da Melissa Jackson che, all'udienza di lunedì, aveva imposto che l'imputato rimanesse in carcere.

L'ex capo del Fondo monetario, nel rassegnare ieri le sue dimissioni da direttore generale, ha ribadito la sua innocenza: «Respingo nel modo più fermo possibile tutte le accuse che sono state fatte contro di me».
L'avvocato della presunta vittima, Jaffrey Shapiro, dal canto suo ha ribadito che la sua cliente «ha detto la verità». È probabile che la cameriera del Sofitel abbia ribadito la sua versione anche davanti al gran giurì, che ieri ha ascoltato a porte chiuse la sua testimonianza.

Intanto, dopo le dimissioni di Strauss-Kahn si fa più concreta l'ipotesi di candidare l'attuale Ministro delle Finanze francese, Christine Lagarde. In serata è arrivato anche l'appoggio del governo italiano. «Considero fondamentale - ha dichiarato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - raggiungere al più presto una comune posizione europea che esprima una candidatura unica alla direzione del Fondo Monetario Internazionale, in sostituzione di Dominique Strauss-Kahn. A questo proposito, ritengo che l'attuale Ministro delle Finanze francese, Christine Lagarde, possa rappresentare un'ottima scelta».

«In ragione tanto del valore delle quote europee nel Fondo Monetario Internazionale, quanto della capacità e dell'esperienza dimostrata in questi anni da Christine Lagarde, mi pare che una sua candidatura avrebbe tutte le ragioni per essere sostenuta da tutti», ha aggiunto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti.

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