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Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2011 alle ore 09:04.

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Massima allerta nell'igiene e nell'alimentazione. Lavarsi spesso le mani, niente carne cruda, al bando il latte non pastorizzato a partire dai bambini, verdure lavate e rilavate e sbucciate se hanno la buccia. Ma attenzione anche quando si cambiano i pannolini al bimbo. «Queste infezioni normalmente sono a trasmissione orofecale e non passano per le vie respiratorie: il batterio bisogna "mangiarselo". In ogni caso le buone norme d'igiene possono bastare per evitare il passaggio interpersonale».

Alfredo Caprioli è l'esperto di zoonosi che all'Iss, (Istituto superiore di sanità) sta seguendo per conto della Ue l'evoluzione dell'E.coli che nella sua forma mutante nessuno al mondo è riuscito finora a catturare. Al laboratorio dell'Iss è stato affidato il compito di mettere a punto i metodi di rilevazione del batterio negli alimenti, mentre la parte medica è stata affidata a Copenhagen. Ieri, anticipa Caprioli, è stata rilasciata la versione definitiva del metodo dell'Iss: «La storia dei cetrioli è nata perché i tedeschi avevano trovato alcuni campioni sospetti positivi che poi non sono stati in grado di confermare. Il nostro metodo aiuta ad evitare questi errori».

Dunque, non dipende dai cetrioli? «I cetrioli sono stati scagionati. Non c'è neppure la prova che il fattore di rischio possano essere le verdure crude». Possono essere allora tutti gli alimenti il fattore contaminante? «In teoria, in quella zona della Germania potrebbe essere anche l'acqua. Non possiamo escludere niente al momento in quell'area, dobbiamo solo aspettare che i colleghi tedeschi ne vengano a capo».

Di qui, appunto, le istruzioni di prevenzione che suggerisce Caprioli. Va evitata in maniera assoluta la carne cruda «come le tartare». Lo stesso vale per il latte non pastorizzato (a cominciare da quello dei distributori automatici) che «soprattutto i bambini non devono neppure vedere». Altro segnale importante: «Nel caso tedesco sono coinvolte molte donne. In cucina bisogna stare molto attenti quando si manipolano alimenti crudi come la carne che hanno alta probabilità di portare i germi patogeni». E ancora, aggiunge, va evitata la «contaminazione crociata» degli alimenti crudi: come un pollo che può contaminare il tagliere, che se non lavato a sua volta potrebbe contaminare l'insalata, la cipolla o il pomodoro poi lavorati sul tagliere stesso.

In Italia finora non è stato segnalato nessun caso, conferma Caprioli: «Il ministero ha allertato tutte le divisioni di nefrologia degli ospedali, non ci sono state segnalazioni». Allarmi che Europa si stanno rivelando una catastrofe, già con almeno 18 morti. «La complicanza renale con i ceppi comuni che conosciamo avviene soltanto nei bambini, mentre questo ceppo colpisce gli adulti, i sani e i giovani».

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