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Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2011 alle ore 16:27.

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Il vice presidente cinese Xi Jinping e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (Ap)Il vice presidente cinese Xi Jinping e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (Ap)

In una cerimonia a Villa Pamphili alla presenza del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e del vicepresidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, Italia e Cina hanno siglato 16 accordi, di cui 14 commerciali e due istituzionali con il Ministero dell'Istruzione e la Regione Toscana, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di dollari.
Le due intese istituzionali riguardano la cooperazione nel campo della ricerca scientifica e innovazione tra il ministero per la Scienza e la tecnologia cinese, il ministero per l'Istruzione, l'università e la ricerca italiano e la Regione Toscana.

L'accordo Telecom Italia-Huawei Technologies, per l'ad Bernabè «un forte rilancio della ricerca a Torino»
Tra gli accordi economici, il più significativo, che dovrebbe sfiorare un terzo del valore complessivo delle intese, è quello fra Telecom Italia e il colosso delle comunicazioni cinese Huawei Technologies per una cooperazione strategica quinquennale nel campo della ricerca sui terminali di rete mobile e rete fissa e per lo sviluppo delle performance delle reti attuali e future. «Un forte rilancio della ricerca a Torino», ha sottolineato, parlando con i cronisti, l'amministratore delegato di Telecom Italia, Franco Bernabè.
L'obiettivo dell'accordo, si legge in una nota, è «rafforzare le attività di ricerca congiunte sul territorio per lo sviluppo delle tecnologie innovative e per creare valore per l'Italia». L'accordo è anche volto ad incrementare la collaborazione e gli investimenti già esistenti per i due centri d'innovazione congiunti: il Mobile Innovation Centre ed il Network Innovation Centre di Torino, dove negli scorsi anni sono stati realizzati importanti progetti di ricerca per lo sviluppo di tecnologie e servizi avanzati nell'ambito delle comunicazioni convergenti fisse e mobili. «L'intesa - sottolinea ancora la nota - consolida la forte collaborazione tra Telecom Italia e Huawei, sia in Italia sia in America Latina, riguardante diversi ambiti tecnologici che includono il settore dei terminali, le soluzioni Software e applicative, le soluzioni per il mercato enterprise e la ricerca su nuove tecnologie e servizi».

Le altre intese, da Fiat a Wind a Sun Edison
Altre intese riguardano il settore dei dispositivi medici, della moda, dell'energia solare, del gas naturale compresso, dei componenti tecnologici per l'autotrasporto, della cantieristica navale. Tra i gruppi coinvolti Sun Edison (Lettera d'intenti per Colleferro Solar Power Station in Italia con Cecep Solar Energy Technology), Fiat, (Accordo per l'aumento della capacità produttiva del progetto Haveco tra Fiat Powertrain Technologies e Guangzhou automobile group e Hangzhou advance gerabox group), Nuovo Pignone spa, Wind (Lettera d'impegno per un progetto di finanziamento di un network tlc con China development bank corporation), Safe srl Gas, Rizzo-Bottiglieri-De Carlini Armatori (Accordo quadro di finanziamento e cooperazione con China Development Bank corporation), Linkem spa, Miroglio spa, Istituto Marangoni (Accordo con il Beijin Brand management center per un centro di cooperazione sino-italiano per l'industria creativa).

Berlusconi e Xi Jinping non hanno rilasciato dichiarazioni e si sono allontanati dal tendone dove è ospitata la stampa per recarsi al previsto pranzo tra le due delegazioni.

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