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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2011 alle ore 15:10.

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Tremonti: la riforma si legittima col taglio dei costi della politica. A Maroni: tenere i conti pubblici non è ragioneriaTremonti: la riforma si legittima col taglio dei costi della politica. A Maroni: tenere i conti pubblici non è ragioneria

La legittimazione della riforma fiscale deve venire «anche da un forte taglio della politica, così si è legittimati nel chiedere i sacrifici alla gente». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, alla festa nazionale della Cisl. Tremonti ha precisato che «ci vuole comunque cautela», perchè «è difficile chiedere ai capponi di votare per l'anticipo del Natale». Ha detto di voler fare la riforma fiscale. «Il problema è dove trovare i meccanismi finanziari». Ha indicato la strada: cautela sull'Iva, dividendo da evasione a giovani e lavoratori. Il ministro si è detto disponibile a un ragionamento sulle rendite finanziarie: «ma non sono disposto a tassare il risparmio delle famiglie». Ha precisato di avere le «idee assolutamente chiare su cosa è giusto per il fisco, su quali aliquote applicare, ma non si può andare al bar e dire "da bere per tutti", e poi chi paga? Io sono tentato di dire, vi faccio la riforma e voi mi trovate 80 miliardi».

A Maroni: tendere al pareggio di bilancio non è un obiettivo di ragioneria
Alla festa della Cisl ha anche colto l'occasione per replicare al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che ieri era intervenuto sullo stesso palco. «Tendere verso il pareggio di bilancio è saggio avendo il terzo o quarto debito del mondo. Non è un obiettvo di ragioneria. Per Tremonti «tenere in ordine i conti in italiano vuol dire tenere il bilancio dello Stato. Noi lo abbiamo fatto in una crisi drammatica. Abbiamo tenuto il risparmio delle famiglie e la coesione sociale. Un qualche coraggio credo il governo lo abbia dimostrato». Ha sottolineato che l'Italia deve «seguire un percorso di rientro sul deficit non per vincolo europeo, perchè l'Europa non è solo una convention di burocrati, ma se hai una moneta comune hai anche una responsabilità comune».

Cautela sui ritocchi all'Iva
Tremonti vede «molto spazio per agire su alcune voci» in tema di riforma fiscale, ma invita alla cautela sui ritocchi all'Iva, argomento su cui «in tempi e con andamenti diversi si può prendere in considerazione un aumento, ma in questo momento è difficile perchè è possibile innescare una tendenza all'aumento dei prezzi». Poi ribadisce che l'evasione fiscale «è un enorme serbatoio, si è visto quello che ha dato, credo che possa ancora dare molto».

Ora dividendo da evasione a giovani e lavoratori. Sulle rendite finanziarie si può fare un ragionamento
Il ministro ha ricordato che i 35 miliardi recuperati hanno consentito «di mettere in sicurezza il sistema dell'assistenza e della previdenza sociale». « Ora - ha indicato - si può pensare a un dividendo da evasione fiscale per i lavoratori e i giovani». Per quanto riguarda le rendite finanziarie, invece, «si può fare un ragionamento, ma non sono disposto a tassare il risparmio delle famiglie».

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