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Questo articolo è stato pubblicato il 17 giugno 2011 alle ore 15:21.

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Su Bini Smaghi sale tensione tra Parigi e Roma. Nella foto Lorenzo Bini Smaghi (Fotogramma)Su Bini Smaghi sale tensione tra Parigi e Roma. Nella foto Lorenzo Bini Smaghi (Fotogramma)

La Francia ha avvertito Silvio Berlusconi che “ritarderà” la nomina di Mario Draghi alla presidenza della Bce a meno che Lorenzo Bini Smaghi non si dimetta. Il retroscena svelato dal Financial Times, che cita una fonte ufficiale, fa capire quanto stia salendo la tensione tra Parigi e Roma sulle nomine al board della Banca centrale europea. Una partita seguita con attenzione dalla stampa estera.
Dopo l’avvertimento della Francia, Berlusconi è intervenuto chiedendo a Bini Smaghi di dimettersi dal comitato esecutivo della Bce e fare così posto a un francese, come concordato con il governo di Parigi per ottenere l’appoggio alla nomina di Draghi.
La mossa del premier italiano è un tentativo per “evitare una crisi diplomatica con la Francia”, spiega il Ft.
Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha palesato il suo disappunto oggi, a Berlino, a margine dell’incontro con il cancelliere tedesco Angela Merkel: “Due italiani su sei membri del board della Bce non rappresentano una soluzione molto europea”.

Il tempo stringe: secondo la tabella di marcia, il vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue, il 23 e 24 giugno a Bruxelles, dovrebbe confermare definitivamente la designazione del governatore della Banca d’Italia come successore dell’attuale presidente della Bce, il francese Jean-Claude Trichet.
Il governo italiano “non ha il potere per costringere Bini Smaghi a dimettersi dalla Bce”, fa notare il Ft. Ma – aggiunge - era inteso che sarebbe disposto a dimettersi se fosse nominato numero due della Banca d’Italia, al posto di Fabrizio Saccomanni, che diventerebbe governatore quando Draghi si trasferirà a Francoforte, in novembre.
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti però preme affinché sia Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro, a diventare il prossimo governatore della Banca d’Italia. “Ciò solleva un punto interrogativo sul futuro di Bini Smaghi e la prospettiva di un tiro alla fune tra Tremonti e il primo ministro”.
Secondo il Financial Times, alcuni funzionari italiani sono preoccupati che l’insistenza di Tremonti per nominare il suo candidato preferito possa apparire tale da compromettere l’indipendenza della Banca d’Italia.
Della vicenda si occupa anche il Times di Londra: “Berlusconi gioca alle sedie musicali con il board della banca”.

La questione Bini Smaghi trova naturalmente spazio sulla stampa d’Oltralpe. Le Monde titola sul sito web: “Berlusconi sostiene la presenza di un francese nel direttorio della Bce”.
Tuttavia, Bini Smaghi “non può essere costretto a dimettersi, poiché l’indipendenza della Bce è iscritta nei suoi statuti”. E a metà maggio – ricorda Le Monde - aveva lasciato intendere che contava restare nel direttorio della Bce fino alla fine del suo mandato, nel 2013.

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