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Questo articolo è stato pubblicato il 18 giugno 2011 alle ore 10:28.

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Bologna. Spettacolo 110 anni della FIOM "Signori, entra il lavoro. Tutti in piedi" Nella foto: Michele Santoro (LaPresse)Bologna. Spettacolo 110 anni della FIOM "Signori, entra il lavoro. Tutti in piedi" Nella foto: Michele Santoro (LaPresse)

"Noi abbiamo avuto una bozza di contratto irricevibile senza le tutele legali che nel nostro lavoro sono indispensabili" aggiunge Milena Gabanelli, la giornalista bolognese di Report. Non è la prima volta che Viale Mazzini tenta il colpo: "Già due anni fa avevano provato a toglierci questa tutela" continua la conduttrice della trasmissione d'inchieste che regolarmente viene citata per danni e diffamazione, ma che di cause in tanti anni di attività non ne ha mai persa una.

Boicottare il canone
"Noi abbiamo sempre pagato, ma ormai la tv pubblica non dà più voce a tutte le opinioni, è diventata una schifezza, quindi perché dovremo pagare? Boicottiamo il canone Rai". A dirlo stavolta non è Berlusconi, ma una coppia di insospettabili anziani bolognesi, Carlo e Mariagrazia, arrivati con le sedie da campeggio per seguire "un evento interessante in una cornice che merita, quella della festa dei metalmeccanici della Cgil" spiega Carlo, 71 anni ex impiegato commerciale."

La sorpresa della serata: Benigni
Roberto Benigni è la sorpresa della serata. Lo annuncia un Santoro che compare sul palco solo alle 22:50. E' il momento in cui il pubblico prima seduto sul prato è invitato dal giornalista ad alzarsi in piedi, ricalcando il tema della serata. L'attore comico incentra tutto il suo intervento sul lavoro. Un monologo durato in realtà solo qualche minuto. L'attore si trova in città in questi giorni anche per uno spettacolo che si terrà in piazza Maggiore il centro-salotto di Bologna lunedì e che ha già fatto registrare il tutto esaurito.

Gli altri ospiti sul palco
Dopo Vauro vestito da Dante e Serena Dandini, a salire sul palco sono i precari. In primis Maurizia Russo Spema, lavoratrice a tempo determinato della p.a. da 15 anni a cui il ministro Brunetta qualche giorno fa ha rifiutato di rispondere. Due lauree, un master e un lavoro che consiste nel fare la consulente per il lavoro. Poi è la volta di un insegnante di Palermo e un ricercatore calabrese, cervello in fuga all'estero. Sul palco anche il magistrato Antonio Ingoia che parla di mafia, giustizia e legalità.

Alle dieci è il momento di Marco Travaglio acclamato dalla folla, parla di ‘Lui'. Mezz'ora di monologo al vetriolo con al presidente del consiglio Silvio Berlusconi e alla sua "ossessione per i processi, numero che esagera per vantarsi e poter dire ‘sono un perseguitato' ". E poi via con il momento musicale dei Subsonica, il collegamento con un Maurizio Crozza travestito da Marchionne e l'intervento di Massimo Landini. E poi Daniele Silvestri

E sotto al palco
Tra il pubblico sul prato anche le operaie della Omsa di Faenza, in vertenza con la società da 15 mesi, che da marzo invitano al boicottaggio del marchio. "La nostra produzione è stata delocalizzata in Serbia e noi non abbiano nemmeno avuto la possibilità di subire un ricatto come invece lo hanno subito gli operai della Fiat" dice Samuela Seci la portavoce degli ex dipendenti della fabbrica di calze.

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