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Questo articolo è stato pubblicato il 22 giugno 2011 alle ore 10:21.

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Frattini sulla Libia: sospensione umanitaria immediata delle ostilitàFrattini sulla Libia: sospensione umanitaria immediata delle ostilità

In Libia è necessaria una «sospensione umanitaria immediata delle ostilità» per consentire la creazione di corridoi umanitari in grado di aiutare la popolazione, ha detto oggi il ministro degli Esteri, Franco Frattini, nella sua audizione in commissione alla Camera in vista del Consiglio europeo che si apre domani a Bruxelles. Ma da Londra un portavoce del premier Cameron e da Bruxelles il segretario della Nato Rasmussen hanno risposto no: l'azione militare deve continuare. La Farnesina corregge il tiro: era solo «un'ipotesi di lavoro».

«Stop ostilità eviterebbe la divisione in due della Libia
La «priorità», sostiene Frattini resta il cessate il fuoco che rimane «in primo piano nella strategia politica dei negoziati» ma ora, per il ministro, è «fondamentale la cessazione umanitaria delle azioni armate per consentire aiuti immediati». L'immediato blocco delle ostilità «consentirebbe di evitare quello che il Cnt teme: la consolidazione della spartizione in due della Libia. Ma permetterebbe anche e soprattutto l'accesso a zone della Libia isolate in cui la situazione umanitaria è drammatica, come la periferia di Misurata e la stessa Tripoli».

Il governo britannico: intensificare le azioni
Dopo le parole di Frattini, Downing Street, attraverso il portavoce del primo ministro britannico David Cameron, ha ribadito che la coalizione internazionale non deve fermare, seppur temporaneamente, le operazioni militari ma che continuerà a «intensificare le azioni sulla Libia» nonostante l'appello del ministro degli esteri italiano per un cessate il fuoco «immediato» che consenta l'accesso di aiuti umanitari.

Parigi: qualsiasi stop fa guadagnare tempo a Gheddafi
La Francia si oppone a «qualsiasi stop delle operazioni» militari della coalizione in Libia, perché in questo modo «si rischia di permettere a Gheddafi di guadagnare del tempo e riorganizzarsi», ha affermato il ministero degli Esteri di Parigi.

Rasmussen (Nato): andiamo avanti
La Nato "continuerà" le sue operazioni in Libia per evitare "che un altro ingente numero di civili perda la vita". Lo ha detto oggi il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, dopo che Roma ha chiesto una sospensione umanitaria immediata delle ostilità per consentire l'apertura di corridoi umanitari e l'accesso delle organizzazioniinternazionali in soccorso dei civili.

La Farnesina corregge: la tregua era solo un'ipotesi
Nel pomeriggio la rettifica italiana: la «tregua umanitaria» suggerita da Frattini per la Libia è solo «un'ipotesi di lavoro, non è in alcun modo una proposta specifica, e certamente non è una proposta italiana» ha precisato il portavoce della Farnesina, Maurizio Massari ospite dell'emittente Al Jazeera International.

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