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Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2011 alle ore 11:12.
«Il Consiglio europeo ha appena trovato un accordo sulla nomina di Mario Draghi come nuovo presidente della Bce». È quanto ha annunciato il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy su Twitter. Draghi entrerà in carica dal 1° novembre e il suo mandato avrà una durata di otto anni. Il governatore italiano succede al francese Jean-Claude Trichet.
Il via libera della Ue arriva dopo che è stato sciolto l'ultimo ostacolo delle dimissioni del Lorenzo Bini Smaghi dal board Bce. Il membro del board Bce - secondo quanto scrive il quotidiano francese Le Monde sul suo sito - avrebbe chiamato il presidente della Ue, Herman Van Rompuy, ed il presidente francese, Nicolas Sarkozy, assicurando che lascerà il posto nel board della Bce «entro la fine dell'anno». Le telefonate di bini Smaghi avrebbero permesso di sbloccare l'empasse sulla nomina di Mario Draghi.
Le pressioni francesi affinchè Bini Smaghi lasci il suo posto nel comitato esecutivo della Bce vengono definite da Le Monde come «un metodo che contravviene gravemente all'indipendenza dei membri del direttorio della Bce». Il quotidiano fa notare inoltre che è la seconda volta che la Francia fa pressioni analoghe: nel 1988 Jacques Chirac infatti accettò la nomina dell'olandese Wim Duisemberg solo a condizione di un suo ritiro a metà mandato a favore del francese Jean Claude Trichet.
Ieri il vertice aveva rinviato la nomina di Mario Draghi ai vertici della Bce proprio per l'opposizione della Francia. Il rinvio si era reso necessario per risolvere il problema posto dalla Francia. Nicolas Sarkozy è preoccupato di non avere un suo connazionale nel board della Bce, dopo che Lorenzo Bini Smaghi aveva fatto sapere che, nel rispetto dell'indipendenza della banca centrale, non si sarebbe dimesso per far posto a un transalpino.
Berlusconi: l'ho sentito, mi sono complimentato
«La nomina di Mario Draghi alla Bce è un riconoscimento alle sue doti professionali ma consentitemi di dire che è anche un successo italiano, del nostro governo e del nostro lavoro e sottolinea il ruolo importante che abbiamo in Europa». Lo afferma il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa alla fine del Consiglio europeo.
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