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Questo articolo è stato pubblicato il 27 giugno 2011 alle ore 20:32.
L'ultima modifica è del 27 giugno 2011 alle ore 08:28.

Scontri e fumogeni in Val di Susa, le ruspe aprono il primo varco per i cantieri dell'alta velocità (Epa)Scontri e fumogeni in Val di Susa, le ruspe aprono il primo varco per i cantieri dell'alta velocità (Epa)

Il cantiere per la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione è ufficialmente aperto. Un blitz scattato all'alba, con centinaia di uomini e mezzi di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Forestale, ha smantellato il presidio che i militanti No-Tav avevano realizzato nei boschi della Maddalena di Chiomonte (Torino), per impedire l'avvio dei lavori. Negli scontri ci sono stati circa ottanta tra feriti (nessuno grave) e contusi secondo il 118, oltre 40 dei quali appartenenti alle forze dell'ordine. «Abbiamo perso un round, non la guerra», ha commentato il leader dei No-Tav, Alberto Perino. Il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, ha ribadito: «lo Stato non può assolutamente arrendersi di fronte a dei protestatari».

Il blitz è scattato da più punti, all'alba, subito dopo la chiusura al traffico dell'autostrada A32 Torino-Bardonecchia: le ruspe, scortate da decine di agenti, hanno abbattuto le barricate che i militanti avevano costruito per bloccare i punti di accesso alla Maddalena, in particolare alla Centrale Elettrica e all'altezza della galleria Ramats. C'è stato un fitto lancio di pietre, rami, tronchi di alberi e altri oggetti contro le pale meccaniche e gli agenti, che hanno lanciato decine di lacrimogeni. A quel punto i manifestanti sono fuggiti nei boschi, hanno devastato alcune vigne, si sono sistemati nella zona di un'area archeologica per poter continuare a lanciare pietre e altri oggetti da una posizione più favorevole, hanno dato fuoco a balle di paglia e cosparso la strada di chiodi a quattro punte e liquido oleoso.

Le ruspe hanno continuato a salire verso la Maddalena; altri lacrimogeni sono stati lanciati verso l'area centrale del presidio No-Tav; i manifestanti sono fuggiti di nuovo e l'area è stata consegnata all'impresa che avvierà i lavori. Fra forze dell'ordine e attivisti No-Tav non ci sono stati contatti diretti, ma 28 agenti sono rimasti feriti (23 sono stati medicati sul posto; cinque sono stati portati in ospedale a Torino), mentre quattro attivisti No-Tav si sono fatti medicare al posto di pronto soccorso allestito alla Maddalena. Molti attivisti sono stati intossicati dal fumo.

Nella Val Susa, dove ieri sera si è svolta una fiaccolata con migliaia di persone, sono scattati alcuni scioperi spontanei; l'Usb ha proclamato lo sciopero generale nei comuni interessati dalla Torino-Lione e i No-Tav si sono dati appuntamento per oggi nella bassa valle, a Bussoleno (Torino).

Berlusconi: abbiamo ascoltato tutti, ora basta o fuori dall'Europa
Abbiamo ascoltato tutti, sentito le ragioni delle diverse parti e lavorato per arrivare a soluzioni condivise, ma ora non si può più perdere tempo altrimenti rischiamo di restare fuori dall'Europa e questo sarebbe inaccettabile. È il ragionamento svolto da Silvio Berlusconi in serata con alcuni parlamentari della maggioranza che hanno avuto modo di parlare con il premier a proposito degli scontri fra forze dell'ordine e manifestanti 'no Tav' in Val di Susa.

Maroni: le forze dell'ordine si sono comportate molto bene
In Val di Susa «è andata bene, è stato aperto il cantiere e le forze dell'ordine si sono comportate molto bene»: lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni uscendo dalla sede della Lega in via Bellerio. Maroni si è subito dopo allontanato in auto, senza rispondere ad ulteriori domande.

Matteoli: progetto preliminare al prossimo Cipe
L'approvazione del progetto preliminare per la Torino-Lione sarà all'esame del prossimo Cipe. Lo si apprende da fonti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il ministro Altero Matteoli - spiegano le stesse fonti - ha risposto oggi alla lettera del commissario ai Trasporti della Ue Siim Kallas che la scorsa settimana aveva indicato a Italia e Francia le condizioni da rispettare entro la fine del mese per non perdere i finanziamenti Ue. Nella lettera, fanno sapere fonti del Ministero, il ministro spiega che, per quanto riguarda l'inizio dei lavori l'obiettivo è stato raggiunto oggi con l'apertura del cantiere. Per quanto riguarda l'approvazione del progetto preliminare, sarà portata al prossimo Cipe. Infine, secondo le stesse fonti, i rapporti con la Francia proseguono e il nuovo accordo potrebbe essere sottoscritto il 6 luglio in occasione della conferenza intergovernativa in programma a Roma.

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