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Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2011 alle ore 13:17.

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Governo e maggioranza di nuovo battuti alla Camera sulla legge comunitaria: bocciato l'intero articolo uno. Il relatore, Gianluca Pini (Lega), ha chiesto la sospensione dell'esame del provvedimento Già nella mattinata la maggioranza era stata.battuta sulla proposta di stralcio dell'articolo 8 sull'etichettatura dei prodotti alimentari. È stato convocato il comitato dei nove perché l'articolo 1 «é l'articolo portante dell'intero provvedimento». Si è svolta una riunione di maggioranza a Montecitorio, alla presenza del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha giudicato inaccettabili le assenze e avrebbe invitato la maggioranza a stringere i ranghi.

Si lavora su due ipotesi per salvare la Comunitaria
La maggioranza sta lavorando su due ipotesi per salvare la Comunitaria 2010, dopo la bocciatura dell'articolo 1 con la delega al governo per l'attuazione di 40 direttive europee. La prima possibilità è ricorrere al "lodo ddl anticorruzione": quando al Senato, a metà maggio, l'Aula votò contro il primo articolo, le norme si recuperarono in parte in un emendamento grazie però a un accordo con l'opposizione. Anche per la Comunitaria, la via sarebbe percorribile solo con un'intesa bipartisan. La seconda idea sarebbe spacchettare le deleghe inserendole nei singoli articoli ancora da votare.

Opposizione all'attacco
Ma alle opposizioni la sospensione non basta. «Non stanno più in piedi, non reggono più», è il commento del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. «È doveroso il rinvio dell'esame - ha detto il capogruppo Pd, Dario Franceschini - ma sono il Governo e il presidente del Consiglio che devono prendere atto di non avere più la maggioranza e prenderne atto. È nell'interesse del Paese». Per il capogruppo Fli, Benedetto Della Vedova, «la maggioranza è evaporata. Siamo allo sbraco totale. Non può affrontarsi in questo clima anche la manovra economica». L'Udc, per voce di Lorenzo Cesa, si dice pronto a collaborare per il varo di una legge comunitaria che recepisca i principali obblighi dell'Italia verso l'Europa, a patto che Silvio Berlusconi lasci.

Bossi: c'è gente che è andata al bar
La bocciatura è stata commentata dal Senatur, Umberto Bossi. «Io c'ero», ha detto il leader della Lega Nord lasciando l'aula di Montecitorio, dopo che il governo era stato battuto sull'articolo uno. La maggioranza é andata sotto perché «la gente non va a votare. C'é gente che va al bar e che é stanca. Anch'io sono uscito, però poi sono rientrato». E a chi gli chiede se si sia trattato di un segnale politico, il Senatur dice: «Non sono un mago, é stato un incidente, non un segnale politico». E il deputato "responsabile", Giancarlo Lehner, suggerisce («visto che l'assenteismo nelle fila della maggioranza é sciatteria incurabile») di chiudere la buvette durante le votazioni.

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