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Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2011 alle ore 13:17.

Maggioranza sotto di 8 voti. Berlusconi: assenze inaccettabili
La bocciatura è arrivata con 270 no, 262 sì e un astenuto: una differenza dunque di otto voti. Dai tabulati risulta che nel Pdl c'erano 27 deputati assenti e 16 in missione, nella Lega due assenti e due in missione. Fra i Responsabili sei assenti e due in missione. Nel Pd mancavano 9 deputati e uno in missione; nell'Idv due deputati erano assenti e uno in missione; in Fli c'erano sette assenze; nell'Udc sette assenti e uno in missione. Assenti anche nove deputati del gruppo Misto e tre erano in missione.
Il Governo era già stato battuto nella mattinata
Già nella mattinata c'erano state fibrillazioni alla ripresa in aula del cammino della Comunitaria per il 2010 legate alle assenze in aula. Governo e maggioranza erano stati subito battuti sulla proposta di stralcio dell'articolo 8 del Ddl comunitaria 2010 sull'etichettatura dei prodotti alimentari. La proposta era stata respinta a parità di voti. Poi la maggioranza era riuscita a far approvare undici stralci, riuscendo a ottenere margini variabili da uno e sette voti. Stralciati gli articoli: 15 sui mangimi, 23 sul contrasto all'evasione Iva, 28 sull'etichettatura dei vini, 29 sull'importazione di legnami, 31 sulle specie autoctone, 32 sull'inquinamento acustico, 33 sulla difesa del suolo e gestione risorse idriche, 35 sulle emissioni industriali, 36 prodotti fitosanitari, 37 sull'etichettatura dei prodotti alimentari e 40 sui rifiuti delle industrie estrattive. Respinta invece la richiesta del Pd di stralciare l'articolo 18 sulla responsabilità civile dei giudici.
Novità sui prospetti di ammissione a quotazione
Novità per i prospetti di ammissione a quotazione e le informazioni sugli emittenti i cui valori mobiliari sono ammessi a negoziazione. L'aula ha detto sì all'emendamento che delega il Governo a rivedere le norme esistenti sulla base della direttiva 2010/73, dettando una serie di principi e criteri direttivi. In primo luogo si prevede che il Governo debba modificare il Testo unico sulla intermediazione finanziaria nella parte relativa alla disciplina degli emittenti, del prospetto e dell'ammissione a negoziazione in un mercato regolamentato, «confermando, ove opportuno, il ricorso alla disciplina secondaria e lasciando invariate le competenze in materia attribuite alla Consob». Si mira anche a una «semplificazione delle procedure e alla riduzione dei tempi di approvazione dei prospetti, differenziando l'applicazione degli obblighi informativi e degli altri adempimenti» sulla base delle caratteristiche dei mercati e delle specificità degli strumenti finanziari, «anche - si specifica - potendosi escludere la pubblicazione del prospetto o limitare gli obblighi di informativa per le ipotesi meno rilevanti». Nello stesso tempo dovrà essere adeguata la disciplina dei controlli e della vigilanza e coordinare «la disciplina con quella dei titoli diffusi, in maniera da non disincentivare gli emittenti esteri a richiedere l'ammissione sui mercati nazionali e da non penalizzare questi ultimi nella competizione internazionale nonché in maniera da considerare l'impatto della disciplina sui piccoli intermediari».
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