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Questo articolo è stato pubblicato il 01 luglio 2011 alle ore 08:19.

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Colpo di scena nel caso Strauss-Kahn. Il New York Times: «La cameriera si è inventata tutto»Colpo di scena nel caso Strauss-Kahn. Il New York Times: «La cameriera si è inventata tutto»

Dominique Strauss-Kahn viene rilasciato dagli arresti domiciliari ma le accuse contro di lui rimangono per il momento in piedi. Questo il risultato dell'udienza lampo (dieci minuti) di fronte alla Corte suprema di New York a Manhattan. Secondo i giornalisti presenti, la Corte non ha fatto nessuna domanda a "Dsk". Al momento della decisione, il suo legale - Ben Brafman - gli ha dato una leggera pacca sulla spalle e l'ex direttore dell'Fmi ha sorriso alla moglie Anne Sinclair. «Abbiamo fatto un passo da gigante», ha affermato Brafman uscendo dal tribunale di New York dopo l'udienza. «Abbiamo domandato al mondo intero di non precipitare le cose e di non tirare conclusioni affrettate. Pensiamo ora che il passo successivo sia quello di liberare Dominique da tutte le accuse».

Il giudice: dubbi sulle accuse della cameriera
Secondo il giudice Michael Obus, della Corta Suprema di New York, le circostanze del caso Strauss-Kahn sono «cambiate nella sostanza», anche se la prossima udienza rimane fissata al 18 luglio. «Riconosco che le circostanze di questo caso sono cambiate sostanzialmente e riconosco che il rischio che lui non si presenti si sia attenuato di molto. Rilascio il signor Strauss-Kahn sulla base della sua dichiarazione formale che rispetterà determinate condizioni», ha detto il giudice, che ha riconosciuto che ci sono dubbi sulla credibilità delle accuse avanzate dalla cameriera del Sofitel di Times Square. Obus ha tenuto a precisare che il caso «non è chiuso», concedendo all'ex direttore del Fmi la restituzione dei sei milioni di dollari di cauzione, ma non quella del passaporto, che resta nelle mani della giustizia americana.

Le anticipazioni del New York Times
Il colpo di scena era anticipato dal New York Times: l'intero impianto accusatorio a carico dell'ex direttore generale del Fmi «è sul punto di crollare» - scriveva nella notte americana il quotidiano citando fonti giudiziarie interne all'inchiesta - vi sarebbero «lacune importanti nella credibilità della cameriera». I sette capi d'accusa, fra cui stupro e sequestro di persona, nei confronti del 62enne banchiere e politico francese si reggerebbero su menzogne. Secondo il quotidiano newyorkese, la cameriera dell'albergo di Times Square «ha ripetutamente mentito fin dal momento della prima accusa il 14 maggio» .

L'accusatrice ora rischia il carcere
Bugie molto pesanti, perché compiute sotto giuramento dinnanzi a un Gran Giurì nel corso di una delle udienze preliminari che hanno portato all'incriminazione per stupro dell'ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi). Secondo il codice di procedura penale Usa, chiunque fa dichiarazioni false sotto giuramento di fronte a un Gran Giurì o a un tribunale, «può essere multato o incarcerato fino a cinque anni, o ambedue le cose». Inoltre, la donna, una rifugiata, potrebbe essere rispedita nel suo paese d'origine, la Guinea, perchè ha riconosciuto di avere mentito durante la richiesta di asilo, affermando di essere stata violentata da soldati africani, che ne avrebbero inoltre ucciso il marito.

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