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Questo articolo è stato pubblicato il 04 luglio 2011 alle ore 11:16.

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Un gruppo di agenti a presidio del cantiere dell'Alta velocità della Maddalena dove oggi sono ripresi i lavori come aveva annunciato ieri sera l'architetto Mario Virano, presidente dell'osservatorio tecnico sulla nuova linea Torino-Lione. Il giorno dopo la guerriglia tra frange violente e forze dell'ordine - e un bilancio che parla di oltre 400 feriti, più di 180 tra gli agenti - la situazione tra le montagne di Chiomonte sembra essere tornata alla normalità.

Maroni: magistratura vada fino in fondo, c'è tentato omicidio
Contro gli incidenti di ieri arriva la dura condanna del ministro dell'Interno Roberto Maroni che parla di «violenza di stampo terroristico» e ipotizza il reato di «tentato omicidio» per gli autori dell'assalto agli agenti e al cantiere della Tav. «Mi auguro - spiega il inistro - che la magistratura vada fino in fondo e colpisca duramente chi si è reso responsabile di queste violenze. Mi trovo d'accordo con chi, dalle pagine dei giornali di oggi, ipotizza il reato di tentato omicidio. Lanciare una bottiglia incendiaria di ammoniaca contro le forze dell'ordine vuol dire attentare alla vita di poliziotti e carabinieri. È un gruppo di delinquenti che ha cercato la vittima». E sull'opera assicura. «Sarà fatta e saranno garantite le misure di sicurezza».

Grillo si difende: eroi i valsusini, condanno i black bloc
Non si spegne poi lo scontro politico attorno a Beppe Grillo che ieri aveva definito «eroi» i manifestanti e aveva parlato di «prove tecniche di dittatura» alludendo agli incidenti attorno alla centrale idroelettrica di Chiomonte. Oggi, però, il comico si difende dalle critiche di chi lo accusa di aver fomentato i violenti con le sue dichiarazioni. «Sono il primo a condannare - scrive il comico sul suo blog - e a voler sapere chi sono i black bloc annunciati dai media da giorni. Li trovino, li arrestino». Grillo sottolinea che «ieri in Val di Susa c'era la nebbia. Non era solo quella dei fumogeni. Era la nebbia della disinformazione». «La nebbia dei media - puntualizza - è calata sulle ragioni della protesta. Sempre ignorate. Non ha speso una parola sui motivi per i quali un'intera valle è contraria alla Tav. Non ha spiegato le ragioni dei valsusini. La Tav, l'ho scritto decine di volte in 7 anni, non serve».

Renzi contro il comico genovese: prima faceva ridere, oggi fa schifo
Oggi è stato il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, a lanciare un duro affondo all'indirizzo del comico. «Un tempo - dice - Grillo faceva ridere, oggi fa schifo. E' desolante che un uomo come lui totalmente inserito nel sistema di questi trent'anni di Italia si permetta di utilizzare parole assurde. I suoi post fanno più danno dei sassi». Mentre il leader di Sel, Nichi Vendola, difende le ragioni del dissenso. «Le violenze vanno isolate, assolutamente sì. Oscurano proprio le ragioni della protesta. Però è legittimo manifestare il dissenso, e anche da parte di un partito come Sel, che peraltro ha la nonviolenza nella sua genesi». Quanto alle parole di Grillo, il governatore della Puglia chiede «un esercizio di pulizia del lessico. Mentre ancora le sirene delle ambulanze e quelle dei blindati della polizia si rincorrono, eviterei la cosa un po' penosa dell'enfasi militaresca».

Fassino: violenze inaccettabili, avanti con l'opera
Intanto il sindaco di Torino, Piero Fassino, ai microfoni di Radio 24 (ascolta l'audio), è tornato sugli incidenti di ieri per lodare l'operato degli agenti. «Se il bilancio non è più grave, è grazie alla saggezza e alla moderazione delle forze di polizia, che si sono limitate a contrastare l'aggressione e l'assalto di coloro che, con spranghe, pietre e bastoni, hanno devastato il cantiere e l'area della manifestazione. Tutto questo è inaccettabile. La Tav è un'opera che serve allo sviluppo dell'Italia e del Piemonte Non c'è nulla che giustifica quello che è successo ieri. Ora si va avanti a realizzare la Tav, nient'altro che questo».

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