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Questo articolo è stato pubblicato il 05 luglio 2011 alle ore 20:08.

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La Camera ha respinto, con i voti della maggioranza, la proposta di legge sulla soppressione delle Province. Il testo è stato bocciato con con i voti di Pdl e Lega, mentre Terzo polo, Idv e radicali erano favorevoli alla proposta di legge. Il Pd si è astenuto. La maggioranza si è trovata unita. Tra i democratici invece la scelta per il non voto è stata il frutto di una faticosa mediazione raggiunta nell'assemblea del gruppo.

Molti però, nel Pd, sono rimasti insoddisfatti. A cominciare da Walter Veltroni che, stando a quanto si apprende, era convinto che si sarebbe dovuto votare per la soppressione delle Province. Per dare un messaggio ai cittadini ma anche per mandare sotto la maggioranza.
L'emendamento in questione, presentato dall'Italia dei valori, prevedeva la soppressione delle Province tout court. E non convinceva i democratici, che chiedono invece una riduzione e una razionalizzazione delle province, ma non la loro abolizione. Walter Veltroni e Pier Luigi Castagnetti hanno chiesto però ai democratici di votare a favore della proposta Idv. L'ex segretario avrebbe evidenziato che in questo clima politico e sociale il Pd non poteva votare in aula con il Pdl e Lega e poi, nel merito, bisognava mandare «un messaggio non demagogico ma innovativo» sul fronte della lotta agli sprechi della casta. Alla fine la mediazione tra le varie posizione è stata la decisione per l'astensione in Aula.

Il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, critica la scelta dei democratici dicendosi dispiaciuto per il fatto che «il Pd abbia perso l'occasione di fare una cosa saggia e di mandare il governo in minoranza». Oltretutto, prosegue «non sarebbe stato un peccato di lesa maestà suddividere le competenze delle Province tra Comuni e Regioni». Casini ha anche ricordato che sia Veltroni, sia Silvio Berlusconi, oltre allo stesso leader Udc, nella campagna elettorale del 2008 si erano impegnati per l'abolizione delle Province.

Anche Antonio Di Pietro critica la scelta del Pd, ma pure quella della Lega che ha votato con il Pdl contro la soppressione delle Province. «In aula - dice il leader Idv - si è verificata una maggioranza trasversale: la maggioranza della Casta» .

Pier Luigi Bersani replica invitando a evitare «tirate demagogiche». Abbiamo una nostra proposta, dice il segretario Pd «che prevede di ridurre e accorpare le Province ma bisogna anche dire come si fa perchè le Province gestiscono un certo numero di cose importanti». Insomma, per Bersani non si possono «cancellare semplicemente», vanno accorpate, «serve una riforma per ridurle, ma bisogna ragionare sulle istituzioni».

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