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Questo articolo è stato pubblicato il 22 luglio 2011 alle ore 23:27.
L'ultima modifica è del 22 luglio 2011 alle ore 19:27.

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La Norvegia è stata colpita da «attacchi sanguinosi e scioccanti», ma «nessuno può sperare di metterci a tacere» o «distruggere la nostra democrazia». Lo ha detto il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg in una conferenza stampa tenuta in tarda serata in diretta televisiva, assieme al ministro della Giustizia, Knut Storberget. «Prenderemo i colpevoli e li metteremo di fronte alle loro responsabilita», ha aggiunto Stoltenberg.

Il premier ha poi spiegato di non potere dire niente sulla rivendicazione che, secondo alcuni media, un gruppo jihadista avrebbe pubblicato su Internet. «Non posso né confermare né smentire le notizie di gruppi che si sono assunti la reponsabilità dell'attacco - ha detto nella conferenza stampa in tv - non vorremmo far apparire la situazione più grave di quanto non sia».

L'uomo arrestato dopo la sparatoria sull'isola di Utoya è norvegese, ha detto Storberget. «Non so molto di lui», ha aggiunto il ministro, confermando che sette persone sono state state uccise dalla bomba esplosa nel centro della capitale e dieci persone sono rimaste ferite. Nella sparatoria durante la convention dei giovani labouristi a Utoya, ha concluso, ci sono stati alcuni morti e feriti. In precedenza la polizia aveva riferito che le vittime sull'isola erano nove, forse dieci.

«La situazione è molto seria». Così il primo ministro aveva commentato questa sera all'emittente Nrk l'esplosione della potente bomba davanti al palazzo dove ha sede il suo ufficio. Il primo ministro, che è rimasto illeso, non ha voluto fare ipotesi su chi possa aver piazzato la bomba, o le bombe, («è troppo presto per parlare di attacco terroristico»), sottolineando che bisogna lasciar lavorare la polizia e concentrarsi sul soccorso ai feriti.

Il responsabile della polizia sul luogo dell'esplosione, Thor Langli, non voluto dire ai giornalisti se l'esplosione sia avvenuta in strada o all'interno degli edifici governativi. Stoltenberg ha poi parlato per telefono alla televisione norvegese, sottolineando che tutti i ministri del governo sono in salvo. Ha poi spiegato che la polizia gli ha consigliato di non rivelare il luogo dove si trova al momento. «Anche quando si è ben preparati, è sempre drammatico quando accadono cose di questo genere», ha commentato. Dopo la bomba che ha sconvolto il centro di Oslo, uno sconosciuto ha aperto il fuoco in un campo estivo giovanile del partito laburista guidato da Stoltenberg, si parla di almeno cinque vittime. Un uomo è stato arrestato. Il primo ministro norvegese guiderà questa sera una riunione di emergenza del governo. (Redazione online)

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