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Questo articolo è stato pubblicato il 23 luglio 2011 alle ore 16:18.

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Sale a 92 il numero delle persone decedute nel duplice attacco di venerdì a Oslo e nell'isola di Utoya. Al momento la polizia ha arrestato un cittadino norvegese, Anders Behring Breivik, responsabile della carneficina a Utoya e nel pomeriggio reo confesso dell'attacco a Oslo, e sta indagando sull'eventuale presenza di complici. Oggi la polizia ha arrestato sei persone a Oslo.

Ieri il premier Jens Stoltenberg e la famiglia reale norvegese hanno incontrato i sopravvissuti. nella capitale norvegese, ancora sotto shock, è il momento del dolore e del cordoglio. Intanto, nuovo allarme bomba oggi a Oslo. La polizia ha evacuato l'area intorno a Solli Plass, una piazza della capitale norvegese. Secondo quanto riferisce il tabloid VG, le forze dell'ordine si sono attivate per la presenza di un pacco sospetto lasciato da una persona nei pressi di un caffè.

Intanto è emerso dalle indagini che la bomba esplosa ieri nel centro di Oslo è stata fabbricata nella fattoria di Asta affittata da Breivik. Lo ha riferito la radio norvegese P4. Gli inquirenti hanno quindi confermato che il giovane aveva ordinato sei tonnellate di fertilizzanti e, apparentemente, tre non sono state utilizzate. Si tratta di una fattoria da sogno, come riferisce l'inviato dell'Ansa, un posto idilliaco, in riva al fiume Glomma, il più grande della Norvegia. Il killer l'ha affittata il 17 aprile scorso per preparare i suoi attacchi.

L'area, isolata dalla polizia con i nastri annodati agli alberi, è di circa quattromila metri quadri: sette in tutto gli edifici. Tutta in legno, bianca la casa padronale, rossi un magazzino ed un granaio, di tronchi tre piccoli cottage, in legno bianco per gli ospiti, in legno grezzo un piccolo magazzino per gli attrezzi.

Quel che resta dell«arma del delittò è in piena vista: cinque enormi sacchi di fertilizzante da 600 chili l'uno, sono accatastati sulla sinistra della carrareccia. La marca, una delle più comuni: la Yara, che gli agricoltori usano normalmente nello Hedmark, scelto da Breivik evidentemente per non dare nell'occhio in una regione di grandi fattorie. Quella affittata poco più di tre mesi fa non ha molta terra da coltivare ma era già nota dalla polizia: qui, nel 2006, venne scoperta una piantagione di marijuana.

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