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Questo articolo è stato pubblicato il 29 agosto 2011 alle ore 08:44.

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Gheddafi (Ansa)Gheddafi (Ansa)

Muammar Gheddafi si nasconde ancora a Tripoli, forse a Sirte oppure nella base sotterranea nel deserto di Sebha. O forse è fuggito in Sudan, in Zimbabwe, probabilmente in Ciad, Algeria, Tunisia Niger, Burkina Faso, in Sudafrica o in Venezuela, addirittura in Aspromonte.
Dalla caduta di Tripoli (che però è ancora in parte sotto il controllo dei lealisti) sulla sorte del raìs sono circolate voci di ogni tipo, indiscrezioni provenienti dagli ambienti dell'intelligence, rivelazioni degli insorti, ammissioni di ex uomini chiave del regime. Rivelatesi finora tutte infondate se non veri e propri depistaggi utili a coprire la fuga dell'irriducibile Colonnello che secondo quanto riferito oggi dal suo portavoce, Ibrahim Moussa, sarebbe pronto a trattare la resa e la transizione e avrebbe incaricato il figlio Saadi dei negoziati. Ma dove può essersi nascosto Gheddafi? I ribelli libici non hanno informazioni su dove si trovino il colonnello Muammar Gheddafi e i suoi figli come ha ammesso ieri Mustafa Abdel Jalil, presidente del Consiglio nazionale di transizione (Cnt), durante una conferenza stampa a Bengasi.

Nascosto in Libia
Eppure proprio gli insorti si erano detti certi nei giorni scorsi che il raìs fosse ancora a Tripoli e il 24 agosto erano arrivati molto vicini alla sua cattura dopo aver individuato un nascondiglio in città, un modesto appartamento del centro dove Gheddafi avrebbe trascorso almeno una notte. Il 26 agosto il portavoce del Consiglio Nazionale di transizione, Ahmed Omar Bani, ha rivelato che Gheddafi potrebbe nascondersi nel deserto fra Sirte e Sabah, indicazione un po' vaga considerato che le due città che distano tra loro circa mille chilometri. Sirte, città natale di Gheddafi e roccaforte della sua tribù, resiste da giorni agli attacchi degli insorti che stanno cercando di negoziare la resa dei lealisti con la forza di persuasione di robusti bombardamenti aerei effettuati dai jet Tornado della Royal Air Force britannica. La presenza del raìs in questa città "ha un suo sospetto di fondatezza", ha detto il ministro degli Esteri Franco
Frattini
confermando quanto riportato a Parigi da fonti dell'Eliseo e a Roma da Abdel Salem Jalloud, ex numero due del regime libico."E' difficile dire dove sia Gheddafi, perché da mesi si spostava di continuo trascorrendo una notte in una moschea, un'altra in un ospedale" ha detto Jallud. Ultimamente il rais avrebbe "allontanato gran parte del suo entourage per paura, ora ci sono solo tre o quattro persone con lui", ha affermato Jallud la cui affidabilità è però molto relativa se si tiene conto che da molti anni vive lontano dagli ambienti del potere. Il 25 agosto i ribelli hanno attaccato anche l'oasi di Sebha, capoluogo della regione desertica del Fezzan, dove secondo l'ex governatore della banca centrale, Farhat Bengdara si sarebbe nascosto il raìs per cercare di "corrompere qualche tribù o qualche miliziano per avere protezione e seminare altro caos". Dello stesso avviso il dissidente Salem Bunuar, che in un'intervista si è detto certo che "Gheddafi si trovi in Libia, forse a Sebha da dove potrebbe fuggire verso il Ciad, l'Algeria o il Niger".

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