Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 08 settembre 2011 alle ore 10:54.

My24
Il colonnello Muammar GheddafiIl colonnello Muammar Gheddafi

Il colonnello Muammar Gheddafi ha venduto più del 20% delle riserve di oro libiche negli ultimi giorni del suo regime, caduto il 23 agosto, ha annunciato il governatore della banca centrale libica Qassem Azzoz. Che ha precisato che il patrimonio complessivo della banca centrale è pari a 115 miliardi di dollari, di cui 90 miliardi sono all'estero.

Il rais torna a farsi vivo con un nuovo messaggio audio trasmesso dalla tv Arrai Oruba, l'unica ancora in contatto con lui e la sua famiglia, nel quale smentisce le notizie di una sua fuga in Niger affermando che sono solo «menzogne» volte ad alimentare «una guerra psicologica». Poche opre prima il Consiglio dei ribelli, che ha sgretolato il regime quarantellae del rais, ha fatto sapere che la la produzione di petrolio potrà riaprtire entro una due settimane - come riporta oggi il Wall Street Journal. I ribelli - aggiunge Ali Tarhouni, ministro delle finanze e del petrolio del Cnt - fa sapere che gli insorti potrebbero mantenere il quartier generale a Bengasi.

Intanto centinaia di missili terra-aria sarebbero scomparsi dagli arsenali libici rimasti incustoditi nel corso degli ultimi giorni e potrebbero finire nelle mani di organizzazioni terroristiche come Al Qaida: è quanto pubblica il quotidiano britannico The Independent. Tra i missili mancanti ci sono 480 Sa-24 "Grinch" di fabbricazione russa - di cui gli Stati Uniti hanno cercato di bloccare la fornitura all'Iran - oltre a un numero non specificato di Sa7 e Sa-9. In particolare i "Grinch" possono raggiungere una quota di tremila metri e sono in grado di colpire bersagli militari quali cacciabombardieri, elicotteri da combattimento e persino missili "Cruise"; gli altri modelli, più vecchi, sono comunque in grado di abbattere aerei di linea o anche "droni" teleguidati. Le operazioni aeree della Nato hanno distrutto circa 600 dei 20mila missili esistenti negli arsenali, ma parte dell'armamento era stato spostato in zone civili per evitarne la perdita, zone dove - dopo la fuga delle truppe regolari - è poi rimasto incustodito.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi