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Questo articolo è stato pubblicato il 09 settembre 2011 alle ore 18:19.

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Rodolfo Ortolani, Maurizio Marinella, Luca Poncato, Massimo Calearo, Catia Polidori, Gianluca Rana, Simone Bettini, Roberto SnaideroRodolfo Ortolani, Maurizio Marinella, Luca Poncato, Massimo Calearo, Catia Polidori, Gianluca Rana, Simone Bettini, Roberto Snaidero

La squadra al sostegno del made in Italy è pronta, con sei imprenditori che guidano altrettanti tavoli di lavoro su settori specifici incaricati di definire proposte e idee in vista degli stati generali del commercio estero che si svolgeranno il 28 e 29 ottobre.

Il team, che si è già insiediato al ministero all'inizio di agosto, è composto da Gian Luca Rana (del Pastificio Rana, presidente del tavolo sull'agroalimentare), Luca Poncato (di Pegoraro Gas Technologies, presidente tavolo sull'energia), Roberto Snaidero (di Erresseinvest, presidente tavolo sull'arredo), Simone Bettini (di Rosss spa, presidente tavolo sulla mobilità), Maurizio Marinella (di E.Marinella, presidente tavolo sull'abbigliamento) e Rodolfo Ortolani (Unicredit, presidente tavolo sui servizi). Oggi la presentazione ufficiale del sottosegretario allo Sviluppo economico con delega al commercio estero, Catia Polidori.

Chiamate a collaborare anche le associazioni di categoria
«E' l'inizio di un percorso comune tra imprenditori, Governo e istituzioni. Oltre ai sei imprenditori ci sarà anche il consigliere del premier per l'export, Massimo Calearo, a testimonianza di quanto il governo tiene a questo progetto». Nel quale, ha spiegato il sottosegretario, «non siamo soli. Abbiamo dato voce a tutte le associazioni di categoria, che da stamattina sono a lavoro per mettere a disposizione con la regia dei sei presidenti, la propria esperienza, le criticità che i principali settori produttivi incontrano nel processo di internazionalizzazione: Confindustria, Confapi, Rete imprese Italia, Confagricoltura, Unioncamere, Assocamerestero, Confcommercio. Il mondo delle imprese - ha aggiunto Polidori - è credibile e tocca ora a noi metterle in condizioni di lavorare e di agire sull'unica voce positiva della nostra economia e che da sola vale il 25% del nostro pil».

I dati sul commercio estero: +17% nei primi 7 mesi del 2011
A tale riguardo Polidori ha citato alcuni dati sul commercio estero: «A luglio - ha ricordato - il valore complessivo delle nostre vendite all'estero ha toccato i 16 miliardi di euro. Un record: mai nella storia si era registrato un dato simile. E ancora: +17% nei primi 7 mesi del 2011, un risultato che si può definire "tedesco" e che vale 100 miliardi di euro. Anche in questo caso si tratta di un record, in quanto non era mai successo nei precedenti anni che, nei primi sette mesi, si fosse realizzata una cifra simile».
Dal punto di vista merceologico, i settori che nel primo semestre 2011 hanno fatto registrare incrementi delle esportazioni superiori alla media sono stati i prodotti in metallo, le cui vendite sono aumentate del 27,1% rispetto ai primi sei mesi del 2010, i prodotti in legno (+24,3%), gli altri prodotti manifatturieri (tra cui giocattoli, gioielleria e articoli sportivi), con un incremento del 20%, gli articoli in pelle (+18,7%), la meccanica (+17,2%), ed i prodotti in gomma (+16,6%). Nessun settore ha fatto registrare variazioni negative delle vendite estere.

L'andamento settore per settore
E' praticamente fermo l'interscambio nel settore agroalimentare, mentre dimnuiscono le importazioni nel settore Arredo-casa, che quindi amplia l'avanzo a 5,7 miliardi di euro nei primi cinque mesi 2011. Aumento sia di import che di export per il comparto della meccanica-automazione-mobilità con un saldo positivo di 15,3 miliardi di euro. Molto forte, invece, il disavanzo nel settore energetico, a quota -17 miliardi per il petrolio e -10 per il gas. Peggiora, aumentando di 7 miliardi a quota 37, il disavanzo del settore Servizi. Infine, buone prospettive per il sistema Moda-persona, con valori delle esportazioni ed importazioni superiori a quelle registrate nello stesso periodo del 2010, rispettivamente pari al 17,6% per le esportazioni ed al 23% per le importazioni.

Snaidero: gli imprenditori hanno bisogno dell'Ice
La recente chiusura dell'Ice per molti è stata una ferita: l'estero è uno sbocco essenziale e per accedervi c'è bisogno di punti di riferimento e di un coordinamento da parte dello Stato. La posizione è stata espressa senza giri di parole da Roberto Snaidero: «A vedere distruggere l'Ice mi piange il cuore - ha detto - noi come imprese abbiamo bisogno di questi professionisti all'estero, che ci diano una mano a crescere. Da soli non ce la possiamo fare. Io, come altri imprenditori, sono sempre in giro come una trottola in tutto il mondo per far crescere le nostre imprese e il nostro Paese e avremmo bisogno di punti di riferimento».

Nell'ambito del progetto è stato inoltre predisposto un apposito indirizzo di posta elettronica (statigenerali.commercioestero@sviluppoeconomico.gov.it) al quale gli imprenditori e tutti gli interessati potranno far pervenire le proprie idee e proposte. Non risulta ancora consultabile, invece, il portale
www.madeinitaly.gov.it, del quale era stata annunciata l'apertura per settembre, mentre resta attivo www.madeinitaly.org(Ch. B.)

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