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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2011 alle ore 15:09.

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Alle 8,46, quando il primo aereo colpì la North Tower, l'America si è fermata e ha osservato il primo momento di silenzio in ricordo delle quasi 3.000 vittime degli attentati dell'11 settembre. Quei nomi che subito dopo sono cominciati a risuonare, a Ground Zero, nel cuore di Manhattan, letti l'uno dopo l'altro, proprio dai famiglari delle vittime.

Pochi attimi prima era iniziata la solenne cerimonia per il decennale, presenti il presidente, Barack Obama, con la moglie Michele, e l'ex capo di Stato, George W.BUsh, cno la consorte, Laura; una cerimonia iniziata al suono della cornamuse e e con l'inno nazionale cantato da un coro di giovani di Brooklyn, tutti vestiti un azzurro e nero, i colori scelti per simbolizzare il Memorial. Il presidente Obama ha letto il Salmo 46. A Ground Zero, c'è anche il sindaco Michael Bloomberg, che ha citato McBeth di William Shakespeare per testimoniare il dolore che non trova requie: «Non misuriamo il nostro dolore dal suo peso, perchè non avrà fine».

Alle 9.37, altro minuto di silenzio, questa volta per ricordare l'11 settembre 2001 di Washington, quando il volo 77 dell'American Airlines - alle 9.37 appunto - colpì il lato sud del Pentagono, provocando 184 morti: 125 tra militari e civili, più i 59 passeggeri a bordo dell'aereo.

Dopodiché a Ground Zero è stato osservato il quarto minuto di silenzio, nel momento in cui la South Tower del World Trade Center è crollata. Nel frattempo, Emi Ferguson ha eseguito al flauto traverso Amazing Grace.

Alle 10.03 altro momento di raccogliemento a Ground Zero e a Shanksville, in Pennsylvania, nel momento in cui il volo 93 di United Airlines si schiantò al suolo, senza riuscire a raggiungere il proprio obiettivo grazie all'eroismo dell'equipaggio e dei passeggeri ribellatisi ai dirottatori.

Alle 10:28 ora locale, gli Usa si sono fermati per la sesta volta, in ricordo del crollo della North Tower del World Trade Center, esattamente 102 minuti dopo che era stata colpita dall'aereo dirottato, l'11 settembre 2011. Poi, Paul Simon ha cantato «The sound of silence».

Familiari delle vittime nel memoriale
Dopo l'inizio della lettura dei nomi delle vittime degli attentati degli 11 settembre, l'ingresso del memoriale di Ground Zero è stato aperto ai familiari. Le riprese televisive hanno mostrato le immagini commoventi dei tanti che hanno cercato il nome dei loro cari scritto sul bordo di pietra che circonda la grande cascata a ricordo delle vittime. Molti si sono soffermati a carezzare con la mano il nome inciso sulla pietra o lo hanno ricalcato con la matita su un pezzo di carta.

I parenti delle 2.977 vittime degli attentati alle torri gemelle, al Pentagono e del volo 93 sono stati i veri protagonisti della cerimonia. Non vi sono stati discorsi politici: il presidente americano Barack Obama ha letto brani del salmo 46 e l'ex presidente George Bush ha citato Abramo Lincoln. Dopo è stata la volta dei parenti delle vittime che, a coppie, sono saliti sul podio per leggere i nomi di tutte le vittime. Chi leggeva aggiungeva una breve frase dopo aver rponunciato il nome del proprio caro. E molta commozione hanno destato i due giovani fratelli che hanno ricordato assieme il padre scomparso.

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