Il San Raffaele ha comunicato al Tribunale fallimentare di Milano che presenterà la domanda di concordato preventivo il 10 ottobre, cioè fuori tempo massimo rispetto all'impegno preso precedentemente di consegnarlo entro fine settembre. Si fa dunque più concreta l'ipotesi che la Procura di Milano presenti istanza di fallimento del gruppo ospedaliero fondato da don Luigi Verzé. Il San Raffaele è gravato da un passivo che sfiora 1,5 miliardi di euro.

Nella stanza del pm Orsi è appena entrato Giovanni Maria Flick, del cda del San Raffaele, accompagnato dall'avvocato Alessandri. Alla riunione si è aggiunta la pm Laura Pedio, che con Luigi Orsi segue l'inchiesta sul San Raffaele. Partecipa anche il procuratore aggiunto Francesco Greco.

Il 15 settembre scorso era il termine concordato con il Tribunale fallimentare e i pm Luigi Orsi e Laura Pedio, titolari dell'inchiesta sul polo ospedaliero, per presentare un piano di salvataggio. Tuttavia, la scorsa settimana i consulenti del gruppo, ovvero l'avvocato Franco Gianni e Orlando Barucci dello studio Vitale & Associati, avevano chiesto più tempo per mettere a punto la richiesta. Si era parlato di sei settimane ma poi i vertici del gruppo ormai in quota al Vaticano si erano impegnati a fare in fretta. Ecco, quindi, che la proposta verrà depositata in quattro settimane.

San Raffaele sempre più a richio crack

Si è tolto la vita Mario Cal, il vice di don Verzè

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