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Questo articolo è stato pubblicato il 05 ottobre 2011 alle ore 20:00.

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«Tremonti è un problema. Si dimetta se pensa che questo Governo è un ostacolo alla crescita dell'Italia. Se fossi Berlusconi sarei furibondo». Così il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto, alla Zanzara, il programma condotto da Giuseppe Cruciani su Radio 24, ha commentato le affermazioni, poi smentite, fatte dal ministro all'Ecofin di ieri.

«Se uno dice una cosa è perché la pensa. Il problema è lui - continua Crosetto - perché non presenta proposte e non produce risultati. Se in un'azienda una persona non produce nessun risultato, viene mandato a casa», conclude il sottosegretario alla Difesa. La tensione nel Pdl non accenna dunque a diminuire. Anzi.

Frattini: Tremonti? Spero non si riferisse a Italia
«No ho interpretato» le parole del ministro dell'Economia, ma «voglio ben sperare che non ci fossero riferimenti all'Italia», ha detto ad esempio il ministro degli Esteri, Franco Frattini, rispondendo a una domanda sulle parole del ministro dell'Economia sulla situazione spagnola e la decisione di Madrid di elezioni anticipate.

Ferrara: tributarista di genio e per metà un colossale imbroglione
All'attcco di Tremonti è partito oggi anche il direttore del Foglio, Giuliano Ferrara. Parlando ad Agorà, su Rai 3, Ferrara ha definito il ministro dell'Economia «un tributarista di genio e per metà un bambino capriccioso e un colossale imbroglione». Ferrara ha detto di aver sentito Berlusconi, precisando che «è molto di cattivo umore. Minaccia di andarsene lasciandoci in balia della sorte e non di un alternativa concreta. La responsabilità di Berlusconi in politica e la tragedia è di non aver affrontato la questione della crescita quando doveva farlo e quando lo ha annunciato a gennaio dello scorso anno. Questo è il fallimento recente di Berlusconi. Speriamo che ora faccia una dieta di sangue di tigre e bistecche di leone».

Domani nuovo incontro Berlusconi-Tremonti
Intanto è previsto per domani, dopo la riunione del Consiglio dei ministri, un nuovo incontro fra il presidente del Consiglio e il ministro dell'Economia. Alla riunione parteciperà anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Sul tavolo le misure per la crescita e il ddl stabilità che saranno varati la prossima settimana dall'esecutivo. Non è escluso che si possa affrontare anche la questione della successione al vertice della Banca d'Italia, sulla quale finora permangono differenze di vedute tra il premier (che sembrava orientato a sostenere la candidatura interna di Fabrizio Saccomanni) e il ministro che vorrebbe a Palazzo Koch il direttore generale del Tesoro Grilli, appoggiato anche da Umberto Bossi («Berlusconi si decida per il milanese»). L'incontro avverrà prima del vertice di maggioranza convocato dal premier a palazzo Grazioli all'ora di pranzo per discutere dei provvedimenti per lo sviluppo.

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