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Questo articolo è stato pubblicato il 05 ottobre 2011 alle ore 11:58.

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Sergio Mattarella (Imagoe)Sergio Mattarella (Imagoe)

Sergio Mattarella è stato eletto alla quarta votazione nuovo giudice costituzionale dal Parlamento in seduta comune per un voto: ha ottenuto 572 voti, uno in più del quorum. Dopo tre fumate nere, dunque, Mattarella ce l'ha fatta. Alla votazione, la quarta, hanno preso parte infatti 786 parlamentari, fra deputati e senatori: 69 voti sono confluiti sul nome dell'ex presidente della Camera Luciano Violante, esponente del Pd come Mattarella.

Tre fumate nere fra ieri e oggi
Nella precedente votazione pomeridiana Mattarella, non aveva raggiunto il quorum. A remare contro non solo l'Idv che non ha partecipato al voto, ma anche i radicali del Pd. Mattarella ha ottenuto 592 voti, mentre il quorum era di 634 preferenze, dunque uno scarto di 42 voti. Anche nella votazione di questa mattina non era stato raggiunto il quorum richiesto, che era di 634 voti: si è infatti fermato a quota 608, sette più di ieri. Ieri l'obiettivo non era stato centrato da Mattarella per 33 voti, oggi prima per 26 voti, poi per 42. Nell'ultima votazione il quorum era sceso a quota 571. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, aveva deciso che il Parlamento in seduta comune si sarebbe riunito a oltranza.

Alfano: Il Pd incapace di decidere
Il Pd é «un partito che non é in grado di decidere nemmeno in casa propria. Così Angelino Alfano, segretario del Pdl, ha commentato l'andamento delle votazioni del Parlamento in seduta comune per l'elezione di un giudice della Corte costituzionale, giunte al quarto voto (in corso in questo momento) con Sergio Mattarella sempre il più votato, ma lontano dal quorum necessario.

Rumors su Violante. Franceschini: schiocchezze»
Rumors in Parlamento dietro la mancata elezione concordata fra maggioranza e opposizione di Sergio Mattarella a giudice della Corte costituzionale. Via a veleni e accuse incrociate. Chi sta remando contro? Le voci, provenienti dal Pdl e non solo, dicono di guardare in casa Pd. Ci sarebbe una fronda, ex-diessina, che vorrebbe alla Consulta Luciano Violante (che nell'ultima votazione ha ricevuto 69 consensi). «Un'assoluta sciocchezza», ha liquidato la vicenda il capogruppo Pd, Dario Franceschini.

Lo stop di ieri a Mattarella accolto con disappunto dal Capo dello Stato
Ieri il Parlamento riunito in seduta comune ha eletto Ettore Adalberto Albertoni membro laico del Consiglio superiore della magistratura. Ma è stata fumata nera per il nuovo giudice della Corte costituzionale, Sergio Mattarella, designato dall'accordo raggiunto fra i partiti. Uno stop accolto con disappunto dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano che, secondo quanto si apprende in ambienti parlamentari, aveva auspicato una chiusura positiva per oggi.

Assenti anche oggi i 34 parlamentari Idv
Anche oggi i parlamentari dell'italia dei valori non hanno votato. Per l'Idv, spiega Massimo Donadi, «non si tratta di una battaglia personale ma della difesa di un principio», ossia che le istituzioni con ruoli di garanzia non sono posti da occupare. I dipietristi sono in totale 34: 22 deputati e 12 senatori per un totale di 34.

I radicali hanno votato Di Federico
I radicali hanno votato «per il professor Giuseppe Di Federico perché lo riteniamo, e non da ieri, il miglior candidato per la Corte costituzionale». La comunicazione é sottoscritta da Emma Bonino, Marco Beltrandi, Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci, Marco Perduca, Donatella Poretti, Maurizio Turco ed Elisabetta Zamparutti.

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