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Questo articolo è stato pubblicato il 14 ottobre 2011 alle ore 15:53.

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Il gip di Bari Sergio di Paola ha ordinato l'arresto di Valter Lavitola per il reato di induzione a mentire. Il provvedimento sarà notificato dai carabinieri al difensore del faccendiere, ora latitante. Secondo il giudice che ha ordinato l'arresto di Lavitola, è da condividere la ricostruzione fatta dal tribunale del Riesame di Napoli che ha riqualificato l'accusa di estorsione contestata a Lavitola in induzione a mentire ai pm baresi che indagano sulle 30 escort che Gianpaolo Tarantini ha portato nelle case del premier Silvio Berlusconi tra settembre 2008 e maggio 2009. Come è pure da condividere il passaggio in cui il Riesame afferma che Berlusconi sapeva che le ragazze che Tarantini portava nelle sue residenze erano escort.

Intanto a Roma si sta svolgendo l'interrogatorio dell'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, davanti al procuratore aggiunto di Roma, Pietro Saviotti, e alla Pm, Simona Marazza, che indagano sulla presunta estorsione ai danni del premier, Silvio Berlusconi, da parte dello stesso Tarantini, della moglie, Angela Devenuto, e del direttore de 'l'Avantì, Walter Lavitola. Tarantini é accompagnato dai suoi difensori, Alessandro Diddi, e Pier Gerardo Santoro.

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