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Questo articolo è stato pubblicato il 19 ottobre 2011 alle ore 10:27.

Nessun pressing per la nomina di Vittorio Grilli a nuovo Governatore di Bankitalia. Con una nota il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, smentendo alcune notizie stampa pubblicate oggi, precisa di non aver chiamato i membri del direttorio di Bankitalia per sostenere la candidatura alla massima poltrona di palazzo Koch del direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli. Telefonate per caldeggiare una poltrona che il premier avrebbe promesso a troppi: a Grilli per esaudire Tremonti e Bossi, a Fabrizio Saccomanni per accontentare il presidente Giorgio Napolitano e lo stesso Berlusconi, a Lorenzo Bini Smaghi per compiacere il presidente francese Nicolas Sarkozy.

Tremonti racconta di aver incontrato Fabrizio Saccomanni il 2 giugno (si è parlato della festa della Repubblica), Ignazio Visco venerdì sera a Parigi per il G20 («non abbiamo parlato di Banca d'Italia»). Di aver sentito al telefono Anna Maria Tarantola in luglio per i tempi operativi della Banca del Mezzogiorno e di non aver mai avuto contatti con Giovanni Carosio.

Bossi: è ancora Grilli il mio candidato favorito
Nel pomeriggio, poi, alla Camera, c'è stato un incontro tra il ministro Tremonti e il leader della Lega, Umbero Bossi. È ancora Vittorio Grilli il suo favorito per la nomina di governatore a Bankitalia? «Sì», ha risposto Bossi, facendo un cenno di assenso con la testa ai giornalisti.

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